Tutto è pronto per la finale di Miss Italia 2025
La città di PORTO SAN GIORGIO si prepara a ospitare uno degli eventi di bellezza più attesi del Paese. Questa sera, in diretta su RaiPlay, avrà luogo la finale di MISS ITALIA 2025, giunta alla sua ottantaseiesima edizione. L’evento si preannuncia ricco di emozioni e intrattenimento, con una conduzione affidata a NUNZIA DE GIROLAMO e al giornalista MARCO CARRARA. La giuria sarà presieduta da FRANCESCA PASCALE e composta da nomi noti dello spettacolo come ALBA PARIETTI, BIANCA LUNA SANTORO, ROSSELLA ERRA e MAURIZIO CASAGRANDE.
Il grande appuntamento per gli appassionati è fissato alle ore 21:30, quando lo spettacolo prenderà vita sia in streaming su RaiPlay che su SAN MARINO RTV, sul canale 550 del digitale terrestre. Le quarantotto concorrenti, provenienti da diverse regioni d’Italia, si sfideranno nell’ultima fase del concorso, che prevede prove di ballo, canto, portamento e recitazione, suddivise in due squadre. Non mancherà il momento clou della serata: la sfilata di moda, che quest’anno renderà omaggio allo stilista fiorentino ERMANNO SCERVINO, un evento attesissimo dal pubblico.
Un palcoscenico di talenti musicali
La serata sarà ulteriormente arricchita dalla presenza di diversi ospiti musicali di prestigio. Saliranno sul palco i rapper GUE’, SHABLO, TORMENTO e JOSHUA, oltre a RAKOMI, SERHAT e SENHIT. Inoltre, dal celebre programma BALLANDO CON LE STELLE, ci saranno i ballerini SAMUEL PERON e VEERA KINNUNEN, che porteranno un tocco di danza e spettacolo all’evento.
Tuttavia, nonostante l’entusiasmo per il concorso, emergono delle contestazioni. All’interno della RAI, alcune sindacati, in particolare la CPO RAI e la CPO USIGRAI, hanno sollevato obiezioni riguardo alla decisione di dare nuovamente visibilità a MISS ITALIA. In una nota stampa, esprimono apertamente il loro disappunto, evidenziando che la manifestazione rappresenterebbe un passo indietro per l’immagine della donna in televisione.
Le critiche dai sindacati e riflessioni sul concorso
Le critiche mosse dai sindacati riguardano principalmente il messaggio che la RAI invia con la trasmissione di un format che, secondo loro, rientra in schemi stereotipati di bellezza. Riferendosi alle selezioni regionali, i rappresentanti dei sindacati sottolineano come queste si basino su criteri di bellezza tradizionali, riducendo il valore delle partecipanti a una mera competizione estetica. Si legge nel comunicato ufficiale: “Uscita dalla porta principale già da qualche anno, ora MISS ITALIA rientra dalla finestra”.
I sindacati affermano di essere favorevoli alla libertà di scelta delle donne di partecipare ad eventi come MISS ITALIA, ma mettono in discussione il ruolo della RAI, che dovrebbe promuovere immagini positive e diversificate delle donne. La critica si concentra sulla contraddizione tra l’intento dell’azienda di contrastare gli stereotipi e la scelta di riportare in scena un format che, a loro avviso, perpetua proprio tali stereotipi. Proseguono dichiarando che sarebbe auspicabile un approccio che valorizzi maggiormente le qualità delle partecipanti al di là dell’aspetto fisico, rendendo così il concorso un evento più inclusivo e rappresentativo della complessità femminile.
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