La curiosità di Maya Hawke su Quentin Tarantino
Maya Hawke, apprezzata per il suo ruolo in Stranger Things, ha recentemente condiviso informazioni interessanti riguardo alla sua esperienza di lavoro con il regista Quentin Tarantino. Durante un’intervista nel podcast di Amy Poehler, Good Hang, Hawke ha parlato della sua partecipazione al film C’era una volta a… Hollywood. In questa conversazione, è emersa la richiesta di Poehler di conoscere eventuali suggerimenti ricevuti da sua madre, Uma Thurman, che ha lavorato in tre film diretti da Tarantino.
Rispondendo a questa curiosità, Hawke ha scherzato dicendo: “Tieniti le scarpe”. Questo riferimento ha fatto riferimento al noto presunto feticismo per i piedi del regista, suscitando una risata in studio. Hawke ha poi continuato con una riflessione più seria sulla sua esperienza, affermando: “È stato meraviglioso. Quentin è un regista e un cineasta così brillante ed entusiasta. La sua passione ti contagia. Ci sono pochissime persone che amano il cinema quanto lui”. Le parole di Hawke descrivono un incontro non solo professionale, ma anche ispiratore, in linea con l’immagine di Tarantino come innovatore del cinema.
Le battute sul feticismo di Tarantino
Nell’arco degli anni, Quentin Tarantino è diventato oggetto di numerose battute riguardanti il suo presunto interesse per i piedi femminili. Questa teoria ha trovato supporto in alcune scene specifiche dei suoi film, tra cui Kill Bill, Pulp Fiction e C’era una volta a… Hollywood. Un episodio particolarmente famoso si trova in Dal tramonto all’alba, dove il personaggio interpretato dallo stesso Tarantino beve direttamente dal piede dell’attrice Salma Hayek. Tali scene hanno contribuito a creare una narrazione attorno alla figura del regista, rendendolo un soggetto di discussione anche al di fuori delle sue opere cinematografiche.
Una dimostrazione di questo fenomeno umoristico è stata fornita da Brad Pitt durante la cerimonia dei SAG Award, quando ha ricevuto il premio come miglior attore proprio per il film C’era una volta a… Hollywood. In un momento di ironia, ha esclamato: “Voglio ringraziare i miei colleghi Leonardo DiCaprio, Margot Robbie, i piedi di Margot Robbie, i piedi di Margaret Qualley, i piedi di Dakota Fanning. Quentin ha separato più donne dalle loro scarpe della TSA”. Questo tipo di battuta ha messo in evidenza non solo la familiarità di Pitt con il tema, ma anche come il feticismo per i piedi di Tarantino sia ormai parte integrante della cultura pop legata al regista.
La risposta ironica di Tarantino
Di fronte a tutte queste speculazioni riguardanti il suo presunto feticismo, Quentin Tarantino ha sempre mantenuto un tono di ironia. Nel corso di varie interviste, ha cercato di normalizzare la presenza di piedi nei film, sostenendo che “ci sono un sacco di piedi nei film di molti grandi registi. È solo una buona regia”. Ha sottolineato che prima di lui, altri registi erano stati etichettati con l’accusa di feticismo per i piedi, tra cui Luis Buñuel e Alfred Hitchcock. Anche Sofia Coppola è stata menzionata in questo contesto, evidenziando come questa tematica possa apparire in maniera diversa a seconda dell’interpretazione del pubblico.
La reazione di Tarantino testimonia un approccio rilassato verso le critiche e un atteggiamento proattivo nel contestualizzare le sue scelte artistiche. Il regista celebra il cinema in tutte le sue forme, e, sebbene il dibattito sui piedi continui a essere alimentato, Tarantino rimane concentrato sulla sua visione artistica. I suoi film, infatti, sono noti per il loro stile distintivo e le scelte audaci, che continuano a suscitare discussioni e riflessioni negli spettatori di tutto il mondo.
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