Massimiliano Ossini si è aperto in un’intervista esclusiva con Nunzia De Girolamo durante la trasmissione Ciao Maschio, andata in onda su Rai 1. In questa occasione, il noto conduttore ha parlato con franchezza delle difficoltà affrontate nella sua infanzia e del ruolo cruciale che il teatro ha avuto per lui.
Ricordi di un’infanzia difficile
Massimiliano Ossini ha descritto i suoi anni da bambino come una vera e propria sfida. Con grande sincerità, ha rivelato di essere stato un ragazzo complicato, definendosi addirittura la “pecora nera” della famiglia. La sua voce, acuta e di tono femminile, lo portava a essere spesso scambiato per sua madre o sua sorella, creando situazioni imbarazzanti e dolorose. Questa percezione di sé ha influito pesantemente sul suo benessere psicologico, portandolo a soffrire profondamente. Ossini ha raccontato di aver desiderato, in quel periodo, di diventare un supereroe, non tanto per salvare gli altri, quanto per proteggere se stesso dagli sguardi giudicanti.
Per cercare di modificare la propria voce, il conduttore condivide un gesto estremo e silenzioso: ogni notte urlava nel cuscino, sperando di svegliarsi con una voce più profonda. Questi strati di sofferenza e invisibilità hanno segnato profondamente la sua crescita, lasciando un’impronta indelebile nella sua vita.
La lotta con la balbuzie
Purtroppo, le sfide per Ossini non si sono fermate qui. La sua infanzia è stata ulteriormente complicata dall’insorgere della balbuzie. Questa situazione ha messo a dura prova la sua autostima e la capacità di esprimersi liberamente. In un racconto toccante, ha riflettuto su quegli anni bui, affermando che nessuno dovrebbe vivere esperienze così difficili. Malgrado tutto, queste esperienze lo hanno indotto a essere molto cauto con le parole, sia in ambito professionale che nelle relazioni personali, specialmente con i più giovani. La consapevolezza che ciò che accade durante l’infanzia lascia cicatrici per tutta la vita è una lezione che ha appreso con il tempo.
Il riscatto attraverso il teatro
La svolta nella vita di Ossini è arrivata grazie alla sua partecipazione a una recita organizzata dalla parrocchia. Quando gli è stato proposto un ruolo, la sua reazione iniziale è stata di paura e resistenza, preoccupato per la sua balbuzie. Tuttavia, una volta salito sul palco, è accaduto qualcosa di sorprendente: non balbettava affatto. Questa esperienza ha rappresentato un momento cruciale per lui, rivelando che per superare le sue paure doveva abbandonare la sua identità e immedesimarsi in un’altra persona.
Questa scoperta ha alimentato in lui un forte desiderio di recitare e di diventare attore. Ossini ha trovato una nuova forma di comunicazione attraverso il teatro, che gli ha permesso di esprimere se stesso senza giudizi, stabilendo così una connessione importante con il suo pubblico e aprendo le porte a una carriera che lo ha visto crescere e affermarsi nel panorama televisivo e teatrale italiano.
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