Lo straordinario mondo di Gumball, Ben Bocquelet parla della realtà come parodia

Il ritorno di Ben Bocquelet a Lucca Comics & Games 2025

A Lucca Comics & Games 2025, un evento rinomato per celebrare cultura e creatività, Ben Bocquelet ha avuto l’opportunità di parlare della sua celebre serie “Lo straordinario mondo di Gumball”. Durante l’incontro, ha condiviso le sue esperienze e le influenze che hanno motivato la creazione di questa opera d’arte animata, presentando anche il modo in cui la serie è stata accolta dal pubblico nel corso degli anni. Il festival è diventato un palcoscenico ideale per esplorare il connubio tra arte e vita, e Bocquelet ha colto l’occasione per riflettere sul suo percorso creativo.

La serie “Lo straordinario mondo di Gumball” non è semplicemente un cartone animato, ma una rappresentazione vivace e colorata dell’assurdità quotidiana. Attraverso una miscela di umorismo brillante e profonde riflessioni, l’autore ha rivelato durante l’intervista come la serie sia evoluta parallelamente al suo pubblico e alla sua personale crescita. Ogni episodio è un viaggio che invita gli spettatori a confrontarsi con l’assurdo della vita moderna.

Le origini creative di Ben Bocquelet

Ben Bocquelet ha scoperto la sua passione per il mondo dell’animazione mentre cresceva in un negozio di videocassette. Le esperienze accumulate tra film di ogni genere, comprese pellicole di grandi registi e lavori meno noti, lo hanno aiutato a forgiare la sua visione artistica. Con un forte interesse per la satira e il surrealismo, ha espresso la volontà di creare contenuti che potessero essere fruibili da un pubblico variegato, dai bambini agli adulti. Questo approccio si è tradotto nella realizzazione di “Gumball”, una serie che mira a catturare l’attenzione di tutti, senza limitarsi a un target specifico.

Lo straordinario mondo di Gumball, Ben Bocquelet parla della realtà come parodia

In effetti, Bocquelet ha evidenziato come il suo lavoro nell’agenzia pubblicitaria prima di dedicarsi all’animazione lo abbia spinto a cercare un modo di esprimersi più libero. La sua ispirazione è stata sempre presente, con riferimento a opere iconiche come “I Simpson”, che rappresentano un esempio di satira accessibile a tutti. L’autore desiderava replicare questo successo, creando un universo in cui chiunque potesse riconoscersi e divertirsi.

Il concetto di meraviglia nel processo creativo

Quando si parla di “meraviglia”, Bocquelet non offre risposte scontate. Infatti, uno degli episodi considerati più straordinari non è definito da un titolo specifico, ma piuttosto da un’esperienza complessiva. Con una certa autoironia, racconta di un episodio della prima stagione che inizialmente odiava, ma che con il tempo ha acquisito nuove sfumature e significati. Questa evoluzione ha dato vita a una nuova stagione che gioca con elementi narrativi di grande impatto, come quelli presenti nel film “Ritorno al futuro”. Il viaggio creativo, secondo l’autore, è legato a una continua scoperta e rivalutazione delle proprie opere.

La meraviglia, quindi, diventa un elemento fondamentale nel suo lavoro, un qualcosa che emerge nel tempo e può sorprendere anche colui che crea. Bocquelet illustra come le proprie ansie e paure si siano trasformate in opportunità per offrire una narrazione più ricca e significativa. La sua visione del mondo si riflette nel suo lavoro, dove l’assurdo diventa un modo per affrontare la realtà in maniera più leggera e divertente.

Riflessioni sull’industria e il cambiamento dei personaggi

Durante l’intervista, Bocquelet ha toccato anche il tema di un film di “Gumball” mai completato, sottolineando come il panorama dello streaming abbia complicato le cose per molti progetti amati. La sua espressione era carica di ironia, evidenziando come il cambiamento delle regole del settore influisca sulle storie e sui personaggi che il pubblico ha imparato ad amare. Nonostante tutto, l’autore esprime un certo ottimismo, evidenziando come la sua relazione con i personaggi si sia evoluta nel tempo.

Riflettendo su se stesso, Bocquelet ha condiviso che inizialmente il personaggio di Gumball rappresentava lui stesso, mentre ora si identifica più con Richard, uno dei personaggi secondari. Questa trasformazione è simbolica, poiché rappresenta un processo di crescita e accettazione delle imperfezioni, dei fallimenti e dell’affetto per chi si è veramente. La famiglia Watterson non è più solo una caricatura, ma riflette relazioni vere e profondamente umane.

Creatività e immaginazione oggi

Infine, Bocquelet ha parlato anche della sua stima nei confronti della nuova generazione di artisti creativi e dei loro lavori innovativi. Ha menzionato il progetto “K-pop Demon Hunters” come un esempio di immaginazione che lo ha colpito positivamente. Sottolineando l’importanza della collaborazione, ha dichiarato di preferire lavorare con artisti emergenti piuttosto che con nomi già affermati, consentendo così di dare spazio a nuove idee e forme di espressione artistica.

A Lucca, la presenza di Bocquelet ha conferito un senso di appartenenza e riconoscimento a molte persone che cresciute con la sua opera. “Gumball” è più di un semplice cartone animato; rappresenta un rifugio in tempi difficili, dimostrando che è possibile affrontare le sfide della vita con un sorriso. La bellezza si manifesta in modi diversi e, come sottolinea l’autore, è fondamentale riconoscerla e abbracciarla, permettendo così a ciò che è straordinario di perdurare nel tempo.

Unisciti alla Community su WhatsApp!

Non perderti le anticipazioni, i gossip e le news esclusive sulle tue serie turche preferite. Entra nella nostra community ufficiale e scopri tutto prima degli altri.

Entra nella Community