Jacques Charmelot e Lilli Gruber sono uniti in matrimonio dal 2000, un legame che affonda le radici nel tumulto della guerra in Iraq. La loro storia d’amore, cominciata in un contesto di conflitto, è stata forgiata da esperienze condivise e dalla dedizione a una professione che entrambi amano, il giornalismo. Attualmente, vivono tra Roma e Parigi, continuando a lavorare nel campo dell’informazione, con particolare attenzione alle questioni di guerra, soprattutto Jacques, che è un esperto corrispondente per l’Africa e il Medioriente.
Un incontro fortuito a Baghdad
La loro prima conoscenza risale al 1991, durante la prima guerra del Golfo. Lilli Gruber racconta al settimanale Sette che all’epoca né lei né Jacques erano liberi. Tuttavia, il destino ha voluto che si ritrovassero nel momento giusto, confermando il detto che le grandi storie d’amore spesso iniziano nei momenti più inaspettati. Le parole di Lilli rivelano che nel corso della loro prima interazione, Jacques, come buon giornalista di agenzia che era, non aveva una considerazione molto alta per i colleghi televisivi. Era scettico verso chi faceva informazione per i media, inclusa lei, che rappresentava la televisione italiana.
Nonostante le rispettive titubanze, la connessione tra i due emerse in un momento di crisi. Lilli ricorda che si trovava in serio pericolo poiché doveva lasciare il Paese in ventiquattro ore a causa delle restrizioni imposte dal ministero dell’Informazione iracheno. Aveva infatti girato immagini che erano state considerate proibite in un contesto segnato dalla censura e dal controllo dei mezzi di comunicazione. Era una situazione tesa, aggravata dalla presenza della dittatura che opprimeva i giornalisti locali e stranieri.
Un gesto di solidarietà e la nascita di un legame
Nel bel mezzo di questo caos, Jacques ha deciso di intervenire per aiutare Lilli a rimanere in Iraq. La sua azione è stata determinante: si è avvicinato a lei per offrirle assistenza, parlando direttamente con il portavoce iracheno per la stampa internazionale. Grazie alla sua mediazione, Jacques ha saputo argomentare che espellere una figura di spicco come Lilli dalla televisione italiana non avrebbe fatto bene all’immagine del Paese. La trattativa si è conclusa positivamente, permettendo a Lilli di rimanere.
Per esprimere la sua gratitudine, Lilli ha invitato Jacques a cena quella sera, dove hanno preso parte a un incontro intimo nell’unico ristorante ancora aperto a Baghdad. Il racconto di Jacques sulla serata è intriso di nostalgia e di un certo romanticismo: eravamo solo noi due, in un ambiente desolato, ma con un senso di complicità che stava nascendo tra di loro. Quella cena ha segnato non solo l’inizio di un rapporto personale, ma anche di una collaborazione professionale che si è evoluta nel corso degli anni.
Una vita condivisa tra giornalismo e amore
Da quel momento in poi, la vita di Jacques e Lilli è diventata un viaggio condiviso nel mondo del giornalismo. Entrambi hanno continuato a coprire importanti eventi internazionali, affrontando la realtà difficile e a volte pericolosa delle zone di conflitto. Vivere tra Roma e Parigi ha ulteriormente arricchito la loro esperienza, permettendo di alternare tra un contesto culturale vibrante e uno professionale stimolante.
La loro carriera li ha portati a confrontarsi con situazioni di grande tensione, ma anche a costruire un legame profondo e duraturo. Lilli e Jacques hanno saputo trasformare la loro passione per il giornalismo in un filo conduttore della loro vita insieme, supportandosi reciprocamente in un campo così complesso e impegnativo. La loro storia è diventata, quindi, non solo una testimonianza di un amore nato in circostanze particolari, ma anche un esempio di come due persone possano crescere e affrontare le sfide della vita fianco a fianco.
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