ULTIMA ORA: Scoperta SHOCK, Il Ministero della Salute lancia l’allarme, Mozzarelle di nota marca ritirate.

Dopo l’inquietante scoperta di latte alterato e “corretto” con sostanze pericolose come soda caustica e acqua ossigenata, Sabato 4 maggio 2024, è stata diffusa una nuova allerta sul sito del ministero della Salute. Questa volta, a essere interessati dal provvedimento sono numerosi lotti di mozzarella destinata all’uso in pizzeria. Il ministero ha diramato un avviso a tutela dei consumatori, segnalando il ritiro di confezioni a causa di un possibile rischio chimico.

Identificazione dei Lotti a Rischio

Specificatamente, il prodotto in questione è la “Mozzarella per Pizzeria” prodotta dal marchio Fattorie Marchigiane Cons. Coop. Agricola (IT 11 21 CE), situato a Colli al Metauro, nella provincia di Pesaro e Urbino, più precisamente in via Cerbara, 81. I lotti interessati dal richiamo sono L2411300, L2411400 e L2411500 e i termine di scadenza sono il 22, 23 e il 24 maggio 2024. Si sospetta una eccessiva carica batterica nella materia prima e l’uso di sostanze non permesse. Questa misura precauzionale segue probabilmente le orme del sequestro ordinato dai magistrati di Pesaro.

Intervento Autoritario: Sequestri e Indagini

Le azioni di controllo avviate nell’ultimo periodo hanno visto il coinvolgimento dei Carabinieri del Nas di Ancona e dell’Unità investigativa Centrale del Dipartimento dell’Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari del MASAF (ICQRF) nelle Marche. Durante un intervento presso un caseificio parte del gruppo TreValli Cooperlat, tra i leader italiani nel settore lattiero-caseario, sono stati effettuati approfonditi controlli.

ULTIMA ORA: Scoperta SHOCK, Il Ministero della Salute lancia l’allarme, Mozzarelle di nota marca ritirate.

Il sito investigato, appartenente a Fattorie Marchigiane di Colli al Metauro, è stato oggetto di un’esauriente perquisizione autorizzata dalla procura di Pesaro e riportata dal giornale Il Resto del Carlino. La situazione rinvenuta includeva celle frigo, aree di conservazione con prodotti scaduti e ingenti quantità di soda caustica e acqua ossigenata presumibilmente usate per “curare” il latte deteriorato. Si estendeva negli uffici, con il sequestro di sistemi informatici creando un notevole danno all’azienda, come riferito da FattoQuotidiano.it.

Truffe e Adulterazioni: Un Fattore Ricorrente

Le azioni legali, espresse in una nota del ministero dell’Agricoltura, intercorrono a seguito delle investigazioni della procura pesarese su 10 persone e tre entità aziendali, per smantellare una vasta trama di adulterazione e sofisticazione atta a mascherare lo stato scadente dei prodotti deputati alla vendita al dettaglio.

I reati in questione riguardano frode alimentare. L’odierno provvedimento ministeriale di richiamo di mozzarella nasce dalla necessità di evitare l’utilizzo di latte potenzialmente “trattato” con materiali dannosi. Non è un episodio isolato per la cooperativa: due anni fa, come riportato da FattoQuotidiano.it, venne sequestrato un camion concepito con un fondo nascosto per diluire il latte con acqua.

Fra sequestri, adulterazioni, e imprese cascate più volte in tentazioni illecite, sembra che la realtà superi la finzione, dimostrandosi ancora più intricata e spiazzante.

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