Liberami dal nulla, Bruce Springsteen presenta un anti-biopic sulla propria vita e carriera

Scopri il film dedicato a Bruce Springsteen

Un nuovo film biografico su Bruce Springsteen si è fatto strada nel mondo del cinema, suscitando l’interesse di fan e critici. La realizzazione della pellicola, intitolata “Liberami dal nulla”, offre uno sguardo profondo sulla vita del leggendario rocker durante la registrazione del suo famoso album del 1982, “Nebraska”. Springsteen ha rivelato i motivi che lo hanno spinto ad approvare questo progetto, portando alla luce momenti significativi della sua esistenza.

Le motivazioni di Bruce Springsteen per il film

Bruce Springsteen ha condiviso che la decisione di permettere la realizzazione del film con protagonista Jeremy Allen White è stata influenzata dalla sua attitudine personale verso la vita e il tempo che passa. Il cantante ha osservato con un tono leggero che, essendo ormai più avanti con l’età, ha smesso di preoccuparsi eccessivamente delle opinioni altrui. Ha descritto il progetto come qualcosa di unico rispetto ai biopic tradizionali, sottolineando l’approccio specifico che il regista Scott Cooper ha avuto nell’interpretare i suoi ricordi e le sue esperienze.

Springsteen ha spiegato che il film non vuole essere un biopic convenzionale, ma piuttosto una narrazione concentrata su un periodo della sua vita, precisamente quando aveva 31 e 32 anni. In quegli anni, ha dovuto affrontare sfide personali significative mentre sviluppava un’opera che sarebbe diventata fondamentale per la sua carriera. Si è riferito alla produzione come a un “anti-biopic”, evidenziando come il racconto si concentri su alcuni eventi chiave senza la necessità di una cronologia dettagliata della sua vita intera.

Un momento emozionante alla prima del film

Durante la prima del film, Bruce Springsteen era in compagnia della sorella Pamela, e ha condiviso la sua emozione riguardo all’esperienza di vedere la pellicola insieme a lei. Ha descritto come, in un certo senso, il film riporti in vita ricordi d’infanzia, facendo riferimento a una scena in cui sua sorella appare da piccola. Questo legame personale è stato reso ancora più speciale dalla loro condivisione dell’emozione e del ricordo collegato a quella fase della vita.

Alla fine della proiezione, Pamela si è girata verso Springsteen e ha espresso il suo entusiasmo per avere a disposizione un’opera così significativa, sottolineando l’importanza di quei momenti condivisi tra fratelli. Questa interazione ha mostrato quanto il film non sia solo una riflessione sulla vita dell’artista, ma anche un tributo ai legami familiari e alle esperienze condivise che trascendono il palcoscenico e raggiungono l’intimità della vita quotidiana.

Il cast e il festival di Telluride