Leo Gassmann, noto per la sua discendenza artistica, è stato recentemente ospite a La Volta Buona per discutere del suo nuovo progetto cinematografico intitolato “Fuori la verità”, diretto da Claudio Amendola e interpretato da Claudia Pandolfi e Claudia Gerini. Durante la conversazione con Caterina Balivo, Leo ha condiviso alcune regole interessanti che i suoi genitori, Alessandro Gassmann e Sabrina Knaflitz, hanno stabilito durante la sua crescita.
Le regole in famiglia di Leo Gassmann
Leo ha rivelato di aver vissuto un’infanzia caratterizzata da principi ben definiti. Una delle regole più significative era il divieto d’uso del telefono fino ai 15 anni. Questo approccio rigoroso ha contribuito a modellare la sua personalità e il suo rapporto con la tecnologia. Rievocando quegli anni, Leo ha affermato: “Fino a 15 anni senza telefono, è stato utile”. Questa mancanza di connessione ai social media gli ha permesso di vivere momenti reali e autentici, lontano dalle pressioni del mondo virtuale.
In aggiunta, Leo ha confessato alcuni privilegi che gli venivano concessi quando suo padre era in tour. Mamma, infatti, era più permissiva, permettendogli di rimanere fuori fino a tardi, talvolta anche dopo l’1 di notte. Questa libertà concessa da parte della madre ha rappresentato un aspetto significativo della sua adolescenza, e Leo lo ha ricordato con un sorriso, sottolineando che non ha mai creato problemi e che considera i suoi genitori “bravi”.
L’importanza di un piano B
Cresciuto in una famiglia di artisti, Leo riflette spesso sul significato del suo cognome, che porta con sé un’eredità pesante e al tempo stesso privilegiata. Nipote di Vittorio Gassmann e figlio di Alessandro Gassmann, Leo ha avuto la fortuna di crescere in un ambiente creativo, ma ha anche sperimentato l’importanza di avere un’alternativa. “Sono stato fortunato ad avere genitori che hanno insistito perché coltivassi un piano B, la laurea,” ha dichiarato.
Leo ha proseguito spiegando come essa sia stata una presenza costante nel suo percorso di crescita. Ha intrapreso un percorso universitario decidendo di tenere aperte le porte, rendendo così la sua formazione accademica una priorità. Questo approccio pragmatico ha giovato alla sua carriera artistica, permettendogli di avvicinarsi al mondo dello spettacolo con una preparazione solida e una mente aperta.
Con la sua carriera in ascesa e un progetto cinematografico di grande valore, Leo Gassmann dimostra come un’educazione equilibrata e mirata possa contribuire a forgiare un artista consapevole e maturo, pronto a affrontare le sfide dell’industria.
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