L’altro ispettore: scopri le affascinanti location in cui è stata girata la serie

La nuova serie “L’altro ispettore”, in onda su Rai 1, offre uno sguardo innovativo e profondo sul mondo del lavoro e sulla sicurezza, grazie all’interpretazione di Alessio Vassallo nel ruolo dell’ispettore Domenico “Mimmo” Dodaro. Ambientata nella bella Lucca e nei suoi dintorni, la serie non si limita a presentare una trama poliziesca, ma mette al centro questioni sociali rilevanti, creando un legame stretto tra i personaggi e il territorio che li circonda.

Un racconto che va oltre il giallo

Lontana dagli schemi classici delle serie poliziesche, “L’altro ispettore” si sviluppa attorno alla figura di Mimmo Dodaro, un ispettore di ritorno nella sua città natale dopo aver lottato contro sfruttamenti e ingiustizie sul lavoro. Ispirata ai romanzi di Pasquale Sgrò, la narrativa affronta temi significativi come gli incidenti sul lavoro, utilizzando un approccio che mescola elementi investigativi con una forte sensibilità sociale. La personalità di Dodaro si intreccia con le esperienze collettive della comunità, facendo emergere un tessuto sociale ricco e variegato.

La serie porta alla luce non solo le sfide professionali del protagonista, ma anche il contesto umano e culturale che lo circonda, rendendo ogni episodio un viaggio attraverso la realtà lucchese. Questo aspetto rende ogni incontro e ogni indagine un’opportunità per esplorare dimensioni più profonde delle vite dei cittadini.

Lucca protagonista con la sua bellezza unica

La scelta di ambientare “L’altro ispettore” interamente a Lucca non è casuale. La città, con il suo affascinante centro storico medievale e le celebri mura rinascimentali, si trasforma in un personaggio fondamentale della narrazione. Le piazze monumentali, come Piazza San Michele e Piazza San Martino, offrono splendidi scenari per le indagini di Dodaro, ognuna con la propria storia e il proprio significato.

Le riprese non si limitano solo ai luoghi d’interesse, ma abbracciano anche gli angoli più intimi della vita quotidiana. La storica pasticceria Pinelli e il caffè Santa Zita diventano sfondi per momenti di interazione, rivelando l’autenticità della cultura lucchese. Ogni location è stata scelta con cura per accentuare l’atmosfera e il messaggio che la serie intende trasmettere.

Dettagli che radicano la narrazione nella realtà

Un ulteriore elemento che arricchisce “L’altro ispettore” è la decisione di ambientare l’ufficio del protagonista all’interno di Palazzo Santini, sede del Comune di Lucca. Questa scelta non solo rende la storia più credibile, ma sottolinea anche la volontà della produzione di integrare la fiction con la realtà locale.

Nonostante gran parte della serie si svolga nel centro, diverse sequenze sono state girate in aree industriali e produttive, come Montemurlo e Carrara, esaltando i luoghi di lavoro e i temi affrontati. Qui, i cantieri e le fabbriche diventano sfondi ideali per dipingere un quadro complesso delle dinamiche lavorative odierne, invitando alla riflessione su argomenti spesso trascurati.

Dettagli sull’uscita e visibilità della serie

La prima puntata di “L’altro ispettore” è prevista per martedì 2 dicembre 2025, alle ore 21.30, su Rai 1. Gli spettatori potranno seguire gli episodi anche in live streaming e on demand sulla piattaforma RaiPlay, rendendo la serie accessibile a un pubblico più ampio. Con un formato narrativo avvincente e una direzione attenta, “L’altro ispettore” promette di essere uno dei titoli più discussi della stagione, in grado di toccare corde profonde e stimolare dibattiti su temi contemporanei.

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