La madre di Chiara Ferragni, Marina Di Guardo, parla della sfida di gestire la propria immagine

Marina Di Guardo, nota autrice e madre della celebre influencer Chiara Ferragni, ha recentemente rilasciato un’intervista a Il Giorno dove ha parlato del suo nuovo libro, il thriller Braccata, pubblicato da Mondadori. Oltre ai dettagli letterari, la scrittrice ha condiviso le sue riflessioni su cosa significhi essere la madre di una figura così prominente nel panorama mediatico.

Essere madre di una star: vantaggi e svantaggi

La vita di Marina è stata influenzata dalla fama della figlia, un elemento che porta con sé sia opportunità che sfide. In un passaggio significativo dell’intervista, la 64enne osserva che la notorietà di Chiara Ferragni le ha offerto una visibilità non indifferente ma ha anche sollevato delle interrogativi sulla sua credibilità come autrice. “La fama di Chiara mi ha dato visibilità, ma può minare la mia credibilità. Alcuni pensano: ‘La mamma della Ferragni scrive libri, chissà chi glieli scrive’”, ha dichiarato. Con queste parole, Marina intende affermare la necessità di essere riconosciuta per il proprio lavoro, piuttosto che per il legame familiare con un personaggio pubblico.

Nonostante le difficoltà, Marina pone l’accento sul fatto che i suoi romanzi rappresentano la sua vera voce, spiegando che non scrive per sfruttare la popolarità della figlia. La scrittura è per lei una forma espressiva che affonda le radici in esperienze personali e emozioni autentiche.

La madre di Chiara Ferragni, Marina Di Guardo, parla della sfida di gestire la propria immagine

Una carriera nel mondo della moda e una passione per la scrittura

Prima di intraprendere la carriera di scrittrice, Marina Di Guardo ha fatto parte del settore della moda come vicedirettrice dello showroom Blumarine. In quell’ambiente, ha trovato una stabilità professionale, ma il desiderio di scrivere è sempre rimasto vivo in lei. “Era un lavoro stabile, ma il mio sogno era scrivere”, ha rivelato. Questa consapevolezza l’ha spinta a lasciare il suo impiego, un passaggio che ha vissuto senza alcun rimpianto.

Il supporto delle tre figlie, Chiara, Francesca e Valentina, ha giocato un ruolo cruciale nella sua decisione. Marina ricorda come, fin dall’inizio della sua carriera letteraria, le figlie l’abbiano sempre incoraggiata. “Mi hanno sempre incoraggiata, con loro ho un legame fortissimo”, ha affermato, evidenziando l’importanza del sostegno familiare nel perseguire i propri sogni.

Il processo creativo di Marina

Oggi, Marina Di Guardo si sente appagata nel suo ruolo di scrittrice. Descrive il suo processo creativo come un momento sacro, in cui si ritira nella sua “oasi” personale per lavorare sui suoi romanzi. “La mattina, dopo la colazione, entro nel mio spazio sacro. Seguo una traccia, ma ogni volta è come iniziare da zero”, ha spiegato. Per lei, scrivere non è solo un’attività, ma un’esperienza immersiva in cui vive le atmosfere delle sue storie e ascolta i suoi personaggi.

Marina crede fermamente che uno scrittore debba vivere e osservare attentamente il mondo, lasciandosi ispirare dalle proprie esperienze, dalle emozioni e persino dai sogni e incubi che la accompagnano. Con queste parole, la scrittrice evidenzia l’importanza di una connessione profonda tra la vita vissuta e la narrativa, un approccio che rende ogni suo romanzo un pot-pourri di elementi reali e creativi.

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