Nuove rivelazioni sul caso Sgarbi
Recentemente, il programma “La volta buona” ha riacceso i riflettori sul caso di Vittorio Sgarbi, un critico d’arte al centro di un intricato dramma familiare. La trasmissione ha portato alla luce dettagli inaspettati, lettere private e posizioni contrastanti che evidenziano la crescente tensione tra i membri della sua famiglia. Il tema dell’isolamento e delle difficoltĂ nei rapporti con sua figlia Evelina emerge in modo prominentemente complesso, rendendo la situazione ancora piĂą delicata.
La richiesta di sostegno da parte di Evelina
Il fulcro della questione è rappresentato da Evelina Sgarbi, che attraverso il proprio avvocato ha formalmente chiesto l’intervento di un amministratore di sostegno per il padre. Durante la trasmissione, l’avvocato ha sottolineato come Evelina stia vivendo una sofferenza profonda, affermando che le sono stati impediti i contatti con Vittorio. Nonostante i tentativi di ricostruire il legame, la figlia si sarebbe trovata a fronteggiare delle barriere, provocando così un’intensa frustrazione. Caterina Balivo, conduttrice del programma, ha osservato però che gli altri figli di Sgarbi riescono a mantenere un contatto con lui, suggerendo che la situazione non sia così semplice come appare.
Le parole dell’avvocato hanno sollevato interrogativi sulle informazioni riguardanti la salute di Vittorio. Secondo la difesa, ci sarebbero state lentezze e incertezze nella comunicazione riguardo alle reali condizioni del critico d’arte, e si è insinuato che il documento fornito dall’ospedale non fosse del tutto chiaro. L’avvocato ha dichiarato che il caso di Sgarbi merita di essere trattato con la stessa attenzione e senza privilegi rispetto a qualsiasi altra situazione simile.
 
Testimonianze personali e posizioni contrastanti
Durante la trasmissione, “La volta buona” ha dato voce a chi è vicino a Vittorio Sgarbi da anni. Samantha De Grenet ha letto una lettera di Sabrina Colle, compagna di Vittorio, che ha espresso la propria posizione. Nella lettera, Colle ha ribadito che le attenzioni rivolte a Sgarbi per proteggerlo siano state fraintese, accusando di isolamento coloro che accusano lei e la sua famiglia di allontanarlo dagli affetti. Colle ha citato esempi specifici, come la frequente presenza della sorella di Vittorio, Elisabetta, e delle sue visite dalla figlia Alba, per sostenere che non ci sia stata alcuna volontĂ di isolare il critico d’arte.
La lettera si concludeva con un avvertimento legale, in cui Colle manifestava l’intenzione di difendere la privacy di Vittorio contro ciò che percepisce come speculazioni mediatiche. Ha sottolineato la necessitĂ di rispettare il desiderio di Vittorio per riservatezza, denunciando le falsitĂ diffuse sui social e in altre sedi. La compagna ha chiarito che il loro silenzio non è un segno di acquiescenza, ma piuttosto una forma di rispetto verso un momento difficile, con l’assicurazione di prendere provvedimenti legali per le diffamazioni ricevute.
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