KPop Demon Hunters, Sony esprime rammarico per la vendita a Netflix del suo film più visto

Il successo straordinario di KPop Demon Hunters

La pellicola KPop Demon Hunters ha rapidamente conquistato il pubblico diventando il film più visto di sempre sulla piattaforma Netflix. Questo risultato eccezionale evidenzia l’importanza del film nel panorama cinematografico contemporaneo e la sua capacità di attrarre un vasto pubblico in un tempo record dopo il debutto. L’opera, prodotta da SONY PICTURES ANIMATION, ha sorpreso gli osservatori del settore per il suo impatto senza precedenti, che la colloca tra i titoli di punta delle produzioni recenti.

È opportuno notare che SONY PICTURES deteneva inizialmente i diritti del film, ma ha deciso di cederli a Netflix nel corso dell’anno precedente. Questo passaggio ha sollevato interrogativi riguardo alla strategia di distribuzione adottata dalla major cinematografica, specialmente considerando il notevole successo ottenuto dal titolo.

Riflessioni sul trasferimento dei diritti

Ravi Ahuja, CEO di SONY PICTURES, ha rivelato in un’intervista che la decisione di vendere i diritti di KPop Demon Hunters potrebbe essere stata un errore. In occasione di una conferenza della Bank of America, Ahuja ha descritto l’accordo con Netflix come parte di un “enorme accordo di produzione” stipulato nel 2021. Secondo Ahuja, all’epoca la decisione di cedere il film sembrava logica, ma ora, considerando il vasto successo riscosso, molti si chiedono se una distribuzione nelle sale non avrebbe potuto portare a risultati ancora migliori.

KPop Demon Hunters, Sony esprime rammarico per la vendita a Netflix del suo film più visto

In effetti, nonostante il film sia stato distribuito principalmente su Netflix, ha anche goduto di una promozione limitata nelle sale cinematografiche, dove ha incassato ben 20 milioni di dollari nei primi due giorni, dimostrando come vi sia un forte interesse per questo genere di opere anche sul grande schermo.

Le parole di Ahuja e l’analisi del mercato

Nonostante il successo, Ahuja ha sottolineato che il film si trovava “nel posto giusto”, in quanto Netflix ne è il proprietario principale. Ha chiarito che SONY PICTURES ha realizzato il film interamente per Netflix, mantenendo una partecipazione attraverso la Sony Music Publishing. Questo solleva ulteriori domande sulle scelte produttive e sulle potenzialità future del film, che ora appartiene completamente alla piattaforma streaming.

Le parole del CEO, pur volendo far trasparire una certa soddisfazione per il successo di Netflix, rivelano anche un leggero rammarico per non aver sfruttato al meglio la potenzialità del film nelle sale cinematografiche. Si discute tuttora se KPop Demon Hunters avrebbe raggiunto lo stesso livello di popolarità senza una distribuzione nelle sale, un quesito difficile cui rispondere.

I progetti futuri di KPop Demon Hunters

Maggie Kang, co-regista del film insieme a Chris Appelhans, ha espresso l’intenzione di sviluppare uno o più sequel, affermando che ci sono ancora molte storie da raccontare sulle protagoniste. Kang ha messo in evidenza come ci siano aspetti della trama non completamente esplorati e come il film attuale getti le basi per futuri eventi narrativi.

Secondo la regista, il primo film si concentra sulla storia di Rumi, ma ci sono numerosi altri spunti narrativi relativi ai personaggi di Zoey e Mira che potrebbero essere analizzati nei prossimi capitoli. Questa apertura a espandere la narrazione indica un chiaro impegno nel voler costruire un universo più ampio attorno a KPop Demon Hunters, in grado di coinvolgere ulteriormente il pubblico e di mantenere vivo l’interesse per le avventure delle sue eroine.

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