L’accordo tra Rian Johnson e Netflix riguardante la saga di Knives Out sembra avvicinarsi a una conclusione. Dopo un contratto da 400 milioni di dollari per la realizzazione di due sequel, il regista ha annunciato che il suo prossimo progetto sarà un film di fantascienza originale, destinato a diverse case di produzione, escludendo lo streaming. Le tensioni emerse a causa della distribuzione limitata nelle sale del secondo capitolo hanno influito negativamente sui rapporti tra le parti coinvolte.
Il Contratto Milionario e la Collaborazione Iniziale
Nel 2021, Netflix ha acquisito i diritti per due sequel della famosa saga, firmando un accordo significativo con Rian Johnson. L’intesa, che prevedeva un investimento vicino ai 400 milioni di dollari, mirava a realizzare progetti futuri dopo il successo del primo film. La partnership sembrava promettente, con l’obiettivo di rafforzare la presenza della piattaforma nel settore dei film originali di alto budget.
Dibattiti sulla Distribuzione: Il Primo Sequel
Il primo sequel, uscito in streaming, ha suscitato interesse ma ha anche acceso discussioni sulla strategia distributiva adottata da Netflix. Infatti, il colosso dello streaming ha optato per una diffusione molto limitata nelle sale cinematografiche tradizionali, concentrando l’uscita sui propri canali digitali. Questa scelta ha sollevato dubbi e riserve sia tra gli autori che tra i protagonisti del film.
Critiche e Disappunto: “Glass Onion – Knives Out”
Glass Onion – Knives Out, il secondo episodio della serie uscito nel 2022, è stato al centro di critiche per la sua uscita limitata nei cinema. Sia Rian Johnson che Daniel Craig hanno espresso il loro disappunto per una decisione che ha diminuito notevolmente il potenziale commerciale del film a livello globale. Fonti interne suggeriscono che una distribuzione più ampia avrebbe potuto generare incassi superiori ai 600 milioni di dollari, mentre un approccio quasi esclusivamente digitale ha ridotto sia le possibilità economiche che l’impatto culturale tipico delle pellicole destinate al grande schermo.
Nuovi Orizzonti per Rian Johnson
Netflix sembra intenzionata a mantenere questo modello, anche per il prossimo film, Wake Up Dead Man. Questa rigidità potrebbe ostacolare la possibilità di instaurare rapporti sereni con chi preferisce modelli di distribuzione diversi. Rian Johnson, nel frattempo, sta già lavorando a un lungometraggio di fantascienza originale, un’idea concepita subito dopo Looper, ma mai sviluppata fino ad ora in modo completo. Intende presentare questo progetto a vari produttori al di fuori dell’ambiente Netflix.
Un Futuro Diverso: T-Street e Collaborazioni Tradizionali
La società T-Street, fondata dallo stesso Johnson, ha recentemente stipulato accordi con realtà come Warner Bros., prevedendo almeno due titoli futuri legati al regista o prodotti dalla sua casa creativa. Questa mossa rappresenta una netta separazione dal modello “no theatrical” promosso dalla piattaforma di streaming e sottolinea una precisa volontà: ritornare a produrre seguendo logiche più tradizionali, ricreando l’esperienza cinematografica classica nelle sale.
Un Movimento Crescente contro il Digitale Prima di Tutto
Rian Johnson non è il solo a criticarne le politiche restrittive sulle uscite in sala adottate da Netflix negli ultimi anni. Anche altre figure di spicco del settore come Greta Gerwig ed Emerald Fennell hanno manifestato preoccupazioni riguardo ai limiti imposti dalla piattaforma alle proiezioni teatrali dei loro lavori. Questi segnali evidenziano una crescente insofferenza tra i principali autori verso le strategie che privilegiano lo streaming rispetto alla distribuzione tradizionale.
Prospettive Future e Cambiamenti nell’Industria Cinematografica
Con molti contratti in scadenza entro il 2025, si profila un possibile cambiamento nel panorama produttivo mondiale. Registi talentuosi potrebbero optare per partner più aperti a modelli distributivi misti o convenzionali, piuttosto che rimanere legati agli schemi attuali imposti da alcune piattaforme online.
Come fan di Rian Johnson e della sua visione cinematografica, non posso fare a meno di chiedermi: cosa ne pensate di questa evoluzione nella distribuzione dei film? Siete favorevoli al ritorno delle uscite in sala o preferite la comodità dello streaming? Personalmente, credo che il grande schermo abbia un fascino unico che non dovrebbe essere dimenticato. Aspetto con ansia di sapere quali nuove avventure porterà Johnson nel suo prossimo film!