Kevin Costner citato in giudizio per aver trascurato il pagamento di 440mila dollari per costumi

Nuove complicazioni legali e finanziarie stanno affliggendo Kevin Costner e la sua ambiziosa trilogia western intitolata “Horizon: An American Saga”. L’attore e regista americano è attualmente coinvolto in una controversia legale in California riguardante il mancato pagamento dei costi di noleggio dei costumi per il secondo capitolo della saga. La società Western Costume ha presentato una causa per violazione contrattuale presso un tribunale statale californiano, come riportato da The Hollywood Reporter.

Problemi di pagamento e richiesta di risarcimento

Western Costume chiede un risarcimento di circa 440 mila dollari, sostenendo che una parte significativa delle fatture relative ai costumi non sia mai stata saldata e che alcuni degli abiti siano stati restituiti in condizioni non idonee. Secondo i documenti legali, nel 2024, Western Costume ha emesso una fattura di circa 134 mila dollari per il noleggio degli abiti utilizzati nel film, ma la produzione non avrebbe rispettato gli accordi economici precedentemente stabiliti. A inizio 2025, una causa simile era stata già risolta con un accordo transattivo riguardante i costumi del primo capitolo della saga e il suo sequel, evidenziando un trend preoccupante nella gestione finanziaria della produzione.

Questa situazione si complica ulteriormente mentre Costner cerca di reperire nuovi fondi per completare la saga “Horizon”, concepita in quattro capitoli. Le difficoltà economiche stanno influenzando le tempistiche e i piani di produzione, rendendo incerta la realizzazione del progetto a lungo termine.

Il destino del secondo capitolo e future produzioni

Il secondo film della saga, “Horizon: An American Saga – Chapter 2”, era inizialmente programmato per essere rilasciato nel 2024, ma è stato messo in pausa a causa dei risultati deludenti del primo capitolo, che ha guadagnato solo 38,7 milioni di dollari a fronte di un budget stimato di 100 milioni. Attualmente, non esiste una data ufficiale di uscita per il film, e il terzo capitolo rimane in una fase di finanziamento non concluso, lasciando molte incertezze sul futuro dell’intera saga.

Nel frattempo, si stanno svolgendo lavori per la costruzione di un grande studio cinematografico nello Utah, un investimento di 100 milioni di dollari promosso da Costner insieme a Territory Pictures e un costruttore locale. Questo progetto rappresenta un passo significativo verso la creazione di una base produttiva più solida, ma resta da vedere se queste nuove iniziative riusciranno a risolvere le difficoltà economiche.

Controversie legali in corso

Sul fronte legale, la situazione di Costner si complica ulteriormente con un’udienza arbitrale prevista per marzo. Questa udienza coinvolge la sua compagnia, City National Bank e il distributore New Line Cinema, in merito a presunte violazioni di un accordo di co-finanziamento. Inoltre, presso la Corte superiore di Los Angeles è pendente una causa intentata da una stunt performer del secondo capitolo, che accusa la produzione di violazione dei diritti umani, molestie e discriminazione sessuale. La performer sostiene che una scena non prevista dal copione sia stata girata senza l’assistenza del coordinatore dell’intimità, la cui presenza era prevista contrattualmente.

Un rappresentante della produzione non ha fornito commenti immediati sulla nuova vicenda legale, segnalando così un clima di tensione e difficoltà all’interno della squadra di lavoro. La situazione attuale di Costner e della sua produzione rappresenta un capitolo complesso e turbolento nella sua carriera, con l’attenzione rivolta alle evoluzioni future in un panorama già sfidante.

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