Kasia Smutniak, nota attrice e modella polacca, sarà la protagonista nel ruolo di Madonna nel film “La Resurrezione” diretto da Mel Gibson. La notizia ha suscitato un acceso dibattito in Polonia, il suo paese d’origine, dove alcune fazioni tradizionaliste della comunità cattolica hanno sollevato obiezioni contro la scelta dell’attrice.
Le ragioni delle polemiche in Polonia
La nomina di Kasia Smutniak per interpretare la Vergine Maria ha sollevato un vespaio di polemiche, soprattutto tra le frange più conservatrici della società polacca. Queste comunità hanno messo in dubbio la sua idoneità al ruolo, sostenendo che le opinioni espresse dall’attrice riguardo all’aborto siano incompatibili con il personaggio sacro che dovrà rappresentare. Le critiche si sono amplificate a causa delle posizioni pubbliche di Smutniak, che ha apertamente difeso i diritti delle donne e le scelte pro-scelta, considerandole fondamentali per la dignità femminile.
In Polonia, le leggi sull’aborto sono estremamente restrittive, permettendo l’interruzione di gravidanza solo in rarissimi casi, come violenza sessuale o gravi rischi per la salute della madre. Questo contesto normativo crea un clima particolarmente teso intorno a questioni di diritti civili, rendendo le affermazioni di Smutniak oggetto di attacco da parte dei gruppi conservatori e di destra, che la giudicano non idonea a vestire i panni di un simbolo così venerato.
 
Dettagli sulla produzione del film
Il film “La Resurrezione” è previsto per il rilascio nel 2027 e rappresenta un seguito della famosa “Passione di Cristo”. Le riprese sono già in corso e si stanno svolgendo in diverse località italiane, tra cui Cinecittà, Matera e Puglia, luoghi familiari per il regista Mel Gibson, che ritornano sulla scena dopo il successo del primo capitolo.
Smutniak reciterà accanto a Riccardo Scamarcio, che interpreterà il ruolo di Ponzio Pilato. La scelta di Smutniak per uno dei ruoli principali è significativa, considerando la sua carriera costruita principalmente in Italia, pur mantenendo forti legami con le sue radici polacche. La produzione del film sta affrontando sfide non solo artistiche, ma anche sociali, a fronte delle critiche ricevute.
Le ripercussioni politiche della controversia
Le contestazioni sollevate attorno alla partecipazione di Kasia Smutniak al film non si sono limitate ai critici e ai commentatori. Anche figure politiche di spicco, come il presidente della Repubblica Andrej Duda, hanno sentito il bisogno di intervenire sulla questione. Duda, esponente del partito di destra PiS, ha preso posizione scrivendo alla produzione per esprimere il proprio disappunto riguardo alla scelta dell’attrice.
Questa situazione ha ulteriormente esacerbato le tensioni tra il governo polacco e i sostenitori dei diritti delle donne, ingaggiando un dibattito che mette in luce le divergenze culturali e ideologiche sempre più profonde nel paese. Nelle prossime settimane, sarà interessante osservare come la produzione del film gestirà queste polemiche e quale impatto avranno sulla distribuzione del lavoro cinematografico in Polonia e all’estero.
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