Jamie Lee Curtis rivela che la madre le vietò il provino per L’esorcista a 12 anni

La scelta protettiva di Janet Leigh per Jamie Lee Curtis

La storia di Jamie Lee Curtis, nota per il suo ruolo in Un pesce di nome Wanda e per il film Halloween, è piena di aneddoti interessanti che mostrano il forte legame tra madre e figlia. In un recente intervento nel programma di Drew Barrymore, Curtis ha rivelato come sua madre, Janet Leigh, abbia preso una decisione cruciale che ha influenzato il suo percorso artistico. Quando Jamie aveva solo dodici anni, le fu proposto di sostenere un provino per il film L’esorcista, capolavoro dell’horror diretto da William Friedkin. Tuttavia, la madre decise di ostacolare questa opportunità, proteggendo così la figlia dalla fama prematura e dalle sfide emotive che avrebbero potuto derivare dall’esperienza.

Jamie Lee Curtis ha detto di ricordare quel momento con chiarezza. Secondo quanto riportato, un produttore del film contattò Janet Leigh, suggerendo che la giovane Jamie potesse essere adatta per il ruolo di Regan, che poi andò a Linda Blair. Curtis, all’epoca già dotata di una personalità vivace e disinvolta, potrebbe aver attirato l’attenzione del produttore in un evento sociale. Nonostante il chiaro interesse per il provino, la madre, preoccupata per gli effetti che tale esperienza avrebbe potuto avere sulla sua adolescente, si oppose fermamente, affermando che non era il momento giusto per Jamie di entrare in un settore così impegnativo e stressante come quello dell’horror.

Un rinvio nella carriera di Jamie Lee Curtis

Il debutto di Jamie Lee Curtis nel genere horror fu solo rimandato, dal momento che nel 1978, a vent’anni, ottenne il ruolo principale in Halloween, diretto da John Carpenter. Questo film segnò l’inizio della sua carriera come icona dell’horror, ma i fondamenti di una crescita sana e serena furono piantati grazie all’amore e alla protezione ricevuta da parte della madre. Janet Leigh si adoperò affinché la figlia potesse vivere un’infanzia spensierata, lontano dai riflettori e dai traumi tipici di un’entrata precoce nel mondo del cinema.

In un’interazione toccante con Drew Barrymore, Curtis espresse gratitudine per la scelta fatta da sua madre, sottolineando quanto fosse importante per lei aver potuto godere di una giovinezza senza pressioni. La riflessione della Curtis evidenziò un aspetto importante nell’industria cinematografica, dove spesso i giovani talenti affrontano sfide enormi e perdono la possibilità di una normale crescita personale. Sottolineò, in particolare, che riconosceva quanto fosse stata fortunata rispetto ad altre star, come Barrymore, che avevano cominciato la loro carriera in età molto precoce.

Il viaggio di Jamie Lee Curtis nell’horror

Dopo Halloween, Jamie Lee Curtis divenne una figura iconica nel panorama dell’horror, guadagnandosi il soprannome di “scream queen”. Apparve in pellicole di culto come Fog, Non entrate in quella casa e Terror Train, consolidando la sua posizione nel genere. La sua carriera ha continuato a prosperare, portandola a riprendere il suo ruolo di Laurie Strode nella nuova trilogia di Halloween, prodotta dalla Blumhouse e diretta da David Gordon Green. Questo ritorno al suo celebre personaggio ha permesso a Curtis non solo di celebrare la sua lunga carriera ma anche di dimostrare la sua versatilità come attrice, affrontando ruoli complessi e significativi nel corso degli anni.

Oggi, Curtis continua ad essere un punto di riferimento nel mondo del cinema, portando con sé l’eredità di una madre che l’ha guidata verso una vita equilibrata. La sua storia mette in luce come la protezione e l’attenzione dei genitori possano fare la differenza nel percorso di un artista, aiutandolo a svilupparsi in modo sano e produttivo in un ambiente altamente competitivo e spesso difficile.

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