Iva Zanicchi: la sull’assenza di tradimenti in 40 anni con Fausto e il soprannome di Pinocchio da bambina

Iva Zanicchi, un’icona della musica italiana, torna a far parlare di sé con la sua recente apparizione nel salotto di Domenica In. La cantante ha colto l’occasione per presentare il suo nuovo libro di cucina, intitolato Quel profumo di brodo. In questa pubblicazione, Zanicchi non si limita a fornire ricette, ma condivide anche aneddoti personali legati ai piatti che hanno contraddistinto la sua vita. A 83 anni, l’Aquila di Ligonchio si riconnette con i suoi fan, ripercorrendo le tappe più significative delle sue esperienze sentimentali e affrontando con coraggio tematiche legate all’accettazione del proprio corpo.

Riflessioni accompagnate da sapori

Nel corso della trasmissione, Iva Zanicchi ha aperto il suo cuore riguardo alla sua vita amorosa. Ha rivelato che per lei l’amore è qualcosa di sacro e che non tollera il tradimento. La cantante racconta i 40 anni trascorsi insieme a suo marito Fausto, sottolineando come mai sia stata infedele. Riferendosi alle dicerie secondo cui anche il pensiero di tradire potrebbe essere considerato un tradimento, Zanicchi ha commentato, in modo ironico, le differenze di opinione tra uomini e donne su questo tema.

La sua esperienza matrimoniale con Tonino Ansoldi è stata ben diversa. Zanicchi ha descritto quel legame come un affetto sincero, ma senza la passione autentica che caratterizza un vero grande amore. Ha confessato di aver vissuto l’ansia del giorno delle nozze, sperando di essere una buona moglie e di non tradire mai, di cui purtroppo, ha raccontato, è accaduto.

Con Fausto, il suo secondo matrimonio, Zanicchi ha trovato un amore intenso e profondo. Ha parlato del carattere forte di Fausto, che inizialmente le ha creato qualche problema, ma che nel tempo ha permesso alla coppia di vivere momenti di grande felicità. Un amore caratterizzato dalla complicità e dal divertimento, anche se con le sue sfide legate alla gelosia.

Ricordi d’amore e di cucina

I ricordi legati al cibo sono sempre stati molto significativi per Iva Zanicchi. Ha condiviso momenti intimi trascorsi con Fausto, ricordando come lui fosse un cuoco talentuoso, e specificando che il piatto che più la lega a lui è l’amatriciana. Il cibo ha rappresentato una parte fondamentale della loro vita insieme, tanto da riempire i momenti più cari.

Un episodio toccante che Zanicchi ha voluto raccontare riguarda gli ultimi istanti insieme a Fausto, prima della sua scomparsa. Ricorda come lui, nei suoi ultimi giorni, le chiedesse di farlo ridere, e così lei, per distoglierlo dalla tristezza, si è messa a camminare nuda dalla vita in su, provocando un sorriso che racchiudeva tutto l’amore che si erano sempre dati.

Il viaggio nell’infanzia e le sfide dell’adolescenza

Nel racconto autobiografico, Iva Zanicchi non manca di esplorare anche i ricordi della sua infanzia e adolescenza. Ha condiviso le difficoltà legate all’aspetto fisico, ricordando le prese in giro e le umiliazioni subite, specialmente per il suo naso, che veniva paragonato a quello di Pinocchio. Queste esperienze, cariche di dolore, hanno segnato profondamente la sua giovinezza, facendola sentire insicura e diversa dagli altri.

La sua percezione, però, subisce una svolta quando un ragazzo attraente inizia a mostrarle interesse, portandola a rivedere la propria immagine in modo differente e a capire che anche lei potesse essere considerata bella. Questo cambiamento di sguardo su se stessa la accompagna lungo il percorso della sua vita.

La decisione di operarsi per rifarsi il naso ha sollevato non poche controversie familiari. Suo padre, infatti, le ha dato del filo da torcere, considerando il suo naso come un marchio di famiglia e non accettando la sua scelta di modificarlo. Questo aspetto evidenzia le complessità relazionali e familiari che spesso accompagnano le scelte personali, rendendo il racconto di Zanicchi ancora più autentico e vicino a chi l’ascolta.