Controversie sul set di “It Ends With Us”
Il clima teso che circonda la produzione del film “It Ends With Us – Siamo noi a dire basta” si intensifica con l’emergere di accuse legali tra Blake Lively e Justin Baldoni. In attesa del processo che avrà inizio nel marzo 2026, un attore del cast, Adam Mondschein, ha condiviso la sua esperienza in merito a una scena particolarmente contestata: quella del parto in cui il suo personaggio assiste il personaggio interpretato da Lively.
Accuse di molestie e scelte discutibili
Le tensioni tra Lively e Baldoni si concentrano su una serie di accuse di molestie sessuali. Tra i punti centrali delle contestazioni, vi è la decisione di Baldoni, in qualità di co-protagonista e regista, di ingaggiare il proprio migliore amico per il ruolo di ginecologo. Questa scelta ha sollevato interrogativi sulla professionalità e sull’opportunità delle decisioni prese sul set.
Nella denuncia presentata da Lively, è emerso che molti comportamenti di Baldoni l’hanno turbata, in particolare la creazione di nuove scene senza la sua approvazione. La scena di parto, descritta come “inappropriata”, è stata al centro delle sue lamentele, poiché avrebbe visto il migliore amico di Baldoni, Adam Mondschein, in un ruolo così intimo.
Dettagli sulla scena controversa
Secondo la denuncia, Lively ha espresso che la scelta di Mondschein per un ruolo così personale fosse profondamente invasiva e umiliante. Ha anche sottolineato che Baldoni non aveva adeguatamente chiuso il set, aumentando il suo disagio durante le riprese. Mondschein, interpretando il Dottor Dunbar, è stato quindi coinvolto in questa controversia, avendo precedentemente recitato in ruoli minori in altre produzioni.
La risposta di Adam Mondschein
Mondschein è l’unico membro del cast ad aver parlato pubblicamente dell’accaduto, differente dalla posizione di sostegno espressa da altri attori come Jenny Slate e Brandon Sklenar, che non hanno fornito dettagli sulle proprie esperienze sul set. Mondschein ha riferito di essere sorpreso dalla descrizione di Lively, sostenendo che la realtà del suo lavoro con lei fosse molto diversa.
In una chiarificazione rispetto alle affermazioni di Lively, Mondschein ha negato che l’attrice fosse “quasi nuda”, spiegando che il suo costume comprendeva un camice da ospedale e altri indumenti adeguati. Ha inoltre enfatizzato che Lively non ha mai manifestato disagio, descrivendo le interazioni sul set come del tutto professionali.
Qualifiche e difesa del ruolo
Riguardo alle critiche sulle sue qualifiche, Mondschein ha ribadito il suo curriculum, evidenziando un master in belle arti e riconoscimenti nel campo della recitazione. Ha chiarito che la sua assunzione era locale e che lui e sua moglie, residenti a New York, avrebbero coperto personalmente le spese di viaggio per il lavoro sul film.
Infine, Mondschein ha dichiarato la sua disponibilità a testimoniare nel caso e a rispondere in modo onesto a qualsiasi domanda, specificando che Lively non era in una condizione di nudità inappropriata durante le riprese della scena in questione.