Il viaggio di Rosa Ricci: dalla giovane alla criminale
Il film “Io sono Rosa Ricci” rappresenta un’importante evoluzione per il personaggio di Rosa Ricci, interpretato da MARIA ESPOSITO. Questo prequel della serie “Mare Fuori” ci introduce al passato di Rosa, rivelando le dinamiche che l’hanno portata a diventare una figura centrale nel clan criminale Ricci. La narrazione è ambientata nel 2020 e centra la sua attenzione su un episodio cruciale nella vita di questa giovane donna, caratterizzato dall’amore e dalla perdita.
In questo contesto, seguiamo una Rosa di soli quindici anni, ancora ignara delle dure realtà che la circondano. Prima della tragica morte del fratello CIRO, che cambierà radicalmente la sua vita, la giovane vive nel lusso, coccolata dal padre DON SALVATORE. Sebbene circondata da ricchezze e privilegi, Rosa appare distante dalle conseguenze delle sue scelte e da ciò che avviene nel mondo esterno.
Il rapimento e la trasformazione
La vicenda di Rosa subisce un drastico cambiamento quando un narcotrafficante sudamericano, AGUSTÍN TORRES, la rapisce con l’intento di ricattare la sua famiglia. Imprigionata su un’isola, Rosa si trova sotto la custodia di due criminali. Uno di loro è VICTOR, interpretato da ANDREA ARCANGELI, con il quale sviluppa una connessione profonda. Questo legame non è solo quello tra prigioniera e carceriere, ma evolve in una forma di amore platonico che trascende le circostanze violente in cui si trovano.
Durante le interviste, gli attori evidenziano come il loro lavoro insieme abbia dato vita a una storia più complessa e sfumata, evitando i cliché tipici di una relazione di prigionia. Rosa si innamora della speranza che Victor rappresenta, creando un legame che li porta entrambi verso una forma di salvezza personale. Questo tema dell’amore come forza salvifica permea tutta la narrazione.
Trasformazioni artistiche e fisiche
ANDREA ARCANGELI, per interpretare il suo ruolo, ha intrapreso un percorso di trasformazione, tingendosi i capelli di biondo e recitando in spagnolo. Ha condiviso le difficoltà e le sfide legate a questo processo, sottolineando come ogni scelta fosse mirata a creare un personaggio autentico, ispirato dai narcotrafficanti sudamericani. La regista LYDA PATITUCCI ha contribuito a costruire un’immagine coerente e potente di Victor, che riflette sia la sua personalità complessa sia l’aspetto visivo del personaggio attraverso tatuaggi e una consulenza sui look.
Una delle sfide per MARIA ESPOSITO è stata rappresentare scene d’azione, una novità per la sua carriera. L’attrice ha spiegato che, sebbene fosse spaventata all’idea di maneggiare armi, ha trovato il modo di superare le proprie paure e di mettersi alla prova. Il film presenta Rosa in situazioni di estrema tensione, dove deve affrontare non solo nemici esterni, ma anche le sue stesse ansie e insicurezze.
Un confronto con la paura e il coraggio
Oltre alle scene d’azione, MARIA ESPOSITO ha dovuto confrontarsi con altre prove, come quella di interagire con un cane di grossa taglia, un DOGO ARGENTINO. La sua paura nei confronti dei cani ha reso la scena particolarmente difficile, ma l’attrice ha saputo trasformare il suo timore in una performance autentica. Ha detto di aver dovuto fare un respiro profondo e accettare la sfida, riuscendo a integrare le emozioni reali nella sua interpretazione.
Durante le riprese di scene in acqua, l’attrice ha dovuto affrontare ulteriori difficoltà, ma ha sempre trovato la forza di superarle. Questa determinazione racconta non solo del suo impegno professionale, ma anche della crescita del suo personaggio, che deve affrontare sfide immense e trasformarsi nel percorso. “Io sono Rosa Ricci” offre così uno sguardo intimo e complesso su una giovane donna in cerca di identità e amore, mentre si trova a dover affrontare un mondo ostile e temibile.
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