Farah è una giovane donna iraniana che si è trasferita a Istanbul con il suo bambino di sei anni, Kerim. La sua vita è segnata dalla necessità di lavorare in nero come addetta alle pulizie, a causa della grave malattia di cui soffre il figlio, che ha un deficit immunitario. La situazione di Farah si complica ulteriormente quando, durante un turno in un locale gestito da criminali, diventa testimone involontaria di un omicidio. Kaan Akingi, uno degli uomini più temuti del luogo, uccide un giovane durante un violento scontro. Per evitare gravi conseguenze, Farah accetta di ripulire la scena del crimine. Dopo aver completato il suo compito, viene costretta da Tahir, un importante membro dell’organizzazione, a salire su un’auto, ma riesce a fuggire, tornando a casa in preda al panico. Qui trova Gonul, la sua vicina, che si occupa di Kerim in sua assenza. Le due donne decidono di portare il bambino in ospedale il giorno successivo.
Il mattino seguente, il corpo del giovane assassinato, Alperen, viene rinvenuto in una zona boschiva. Grazie ai contatti di Gonul, che lavora in ospedale, Farah riesce a portare Kerim a una visita medica urgente. L’immunologo le offre una speranza: è stato trovato un donatore compatibile per un possibile trapianto, ma per procedere è fondamentale che Kerim venga registrato, un’operazione impossibile per Farah, che non ha la cittadinanza turca. La donna si impegna a risolvere la questione. Tuttavia, all’uscita dall’ospedale, si accorge di essere seguita da Haydar, un fidato collaboratore di Tahir. Anziché portare Kerim al campo da calcio come promesso, decide di riportarlo a casa, dove li attende Tahir. Quest’ultimo, pur risparmiandole la vita, la avverte che se dovesse parlare dell’omicidio, la prossima volta non sarà così clemente.
Perihan, la madre di Gonul, esprime preoccupazione per il rischio che la figlia corre aiutando Farah. Nel frattempo, Semiha, la madre della vittima, si presenta nella villa di Orhan per accusare Mehmet di non aver protetto suo figlio. Farah, vedendo Semiha in lacrime, è colpita e si avvicina a lei. Quando riconosce Alperen nella fotografia che la donna tiene in mano, decide di contattare la polizia. Tuttavia, si imbatte in Tahir, recentemente rilasciato grazie all’intervento di Hamza, e spaventata fugge con Kerim. Dopo aver recuperato i soldi che le spettavano, si dirige verso la stazione degli autobus, sperando di attraversare il confine per Edirne.
Haydar cerca di fermarla, ma senza successo. Durante il viaggio, Farah viene derubata di un oggetto di valore e, nel tentativo di recuperarlo, subisce un’aggressione. Una donna, assistendoli, li porta in ospedale, dove Farah, senza sapere chi sia, salva la vita a un uomo gravemente ferito, Ali Galip, uno dei più influenti membri della malavita locale. Quando Tahir la raggiunge, rivela la vera identità dell’uomo e riceve l’ordine di sorvegliare Farah finché Galip non si sarà ristabilito.
Nel frattempo, Mehmet e Ilyas sono impegnati nelle indagini. Nonostante la scena del crimine sia stata accuratamente ripulita, analizzando i filmati delle telecamere scoprono che una donna era presente con Tahir vicino al locale. Seguindo la pista all’ospedale dove Farah aveva salvato Galip, Orhan e Mehmet si rendono conto che Tahir ha portato via Farah e Kerim. Tra Tahir e il piccolo Kerim si sviluppa un legame inaspettato, con l’uomo che insegna al bambino a giocare a calcio. Quando i poliziotti si presentano alla villa, Mehmet tenta di entrare con la forza, ma viene fermato da Orhan. Dopo la loro partenza, Farah cerca di fuggire con Kerim, ma viene catturata e condotta da Galip. In sua presenza, Tahir mente, affermando che Farah non ha rivelato nulla sull’omicidio. Galip promette di prendersi cura del bambino, ma in segreto ordina l’eliminazione di Farah.
Una volta tornata a casa, Farah chiede a Kerim di non rivelare a Gonul dove abbiano passato la notte. Galip, ancora in convalescenza, spinge Kaan a mostrarsi in pubblico con i cugini per dare un’immagine di unità familiare. Tuttavia, Kaan esagera con l’alcol e provoca una rissa. Mehmet continua le indagini e riesce a rintracciare Yasemin. Messa sotto pressione, la giovane corre da Tahir, temendo un tradimento. Nel frattempo, Tahir porta Farah in un appartamento e, mentre lei pulisce, le fa uno scherzo spingendola inavvertitamente verso il vuoto, ma la salva all’ultimo istante. Durante il tragitto in auto, riceve un messaggio da Yasemin, che ha tentato il suicidio. Insieme a Farah, la portano d’urgenza in ospedale. Mehmet si precipita per interrogarla e Yasemin, alla domanda su chi fosse la donna con Tahir, risponde: “la donna delle pulizie”.
L’interrogatorio viene interrotto dall’intervento di Bade, che minaccia Mehmet di denunciarlo. Nel frattempo, Tahir decide di preparare documenti falsi per consentire a Farah e Kerim di fuggire, ma cambia idea quando vede Farah insieme a Orhan. La raggiunge in modo aggressivo nell’appartamento, trovandola con il piccolo Kerim, che ha la febbre. I due si recano all’ospedale. Quando il bambino inizia a migliorare, Tahir porta Farah a casa per prendere dei vestiti, ma si dirige verso una strada isolata, facendo capire a Farah che ha intenzione di ucciderla. Disperata, Farah implora Tahir di non farlo, ricordandogli che colpirebbe anche il ragazzo. Nonostante i suoi tentativi di convincerlo, Farah propone un accordo: diventerà complice di Tahir, in modo che lui non possa più testimoniare contro di lui senza autoaccusarsi. Di fronte a questa proposta, Tahir cede e la riporta da Kerim, lasciandola sotto la sorveglianza di Haydar.