Il film In the Hand of Dante e le polemiche a Venezia
La presentazione del film “In the Hand of Dante” di JULIAN SCHNABEL ha sollevato un acceso dibattito durante la Mostra del Cinema di Venezia. Questo adattamento dell’opera di culto di NICK TOSCHES è stato accompagnato da proteste pubbliche da parte del gruppo VENICE4PALESTINE, il quale ha chiesto misure concrete a sostegno della popolazione di Gaza. Il gruppo ha invocato il ritiro dell’invito per le star GAL GADOT e GERARD BUTLER, dando avvio a discussioni significative sul tema del boicottaggio artistico. Entrambi gli attori non si sono presentati all’evento, un’assenza che ha alimentato ulteriormente le polemiche.
Le dichiarazioni di Julian Schnabel sulla protesta
Durante la conferenza stampa dedicata al film, JULIAN SCHNABEL ha risposto alle questioni relative al boicottaggio, difendendo i suoi attori e sottolineando l’importanza di valutare il lavoro artistico al di lĂ delle affermazioni politiche. Ha dichiarato con fermezza che non vede alcuna giustificazione per escludere un artista basandosi su esternazioni personali o politiche. Secondo lui, la scelta degli attori si è basata esclusivamente sui loro meriti professionali e sull’eccellenza del lavoro svolto nella pellicola. Ha anche deciso di non affrontare direttamente la questione del conflitto tra ISRAELE e PALESTINA, affermando che dovrebbe esserci una maggiore attenzione al film stesso piuttosto che alle dinamiche politiche esterne.
La lunga gestazione di In the Hand of Dante
La realizzazione di “In the Hand of Dante” è iniziata ben quindici anni fa, quando JULIAN SCHNABEL aveva in mente di adattare il romanzo. Originariamente, l’attore prescelto per il ruolo principale era JOHNNY DEPP. Con il passare del tempo, però, i rapporti tra DEPP e TOSCHES si sono deteriorati, portando a un cambiamento nei piani originali. Tuttavia, alla fine, è stato OSCAR ISAAC a prendere parte al progetto, dimostrandosi entusiasta nel voler interpretare i ruoli principali, sia come DANTE ALIGHIERI che come NICK TOSCHES. Questa evoluzione del cast ha rappresentato un momento cruciale nella produzione del film.
L’approccio di Oscar Isaac nel dare vita ai due personaggi
Oscar Isaac ha espresso la sua ammirazione per il complesso compito di interpretare sia DANTE che NICK TOSCHES. Ha condiviso che l’aspetto intrigante della sua interpretazione risiede nella difficoltĂ di incarnare simultaneamente due figure tanto diverse eppure interconnesse. L’attore ha descritto il film come un’esperienza misteriosa, affermando di essere stato curioso riguardo al modo in cui JULIAN SCHNABEL avrebbe materializzato tale progetto. Isaac ha avuto l’opportunitĂ di immergersi completamente nella narrativa, trovando un profondo coinvolgimento emotivo e creativo nel processo.
Il supporto di Julian Schnabel durante le riprese
Riguardo alla collaborazione con SCHNABEL, ISAAC ha evidenziato la dedizione e il coinvolgimento del regista, che ha mantenuto una comunicazione costante durante le riprese. Ogni sera, dopo il lavoro, il regista lo contattava per discutere le scene girate e pianificare le attività per il giorno successivo. Questa interazione ha permesso a ISAAC di sentirsi sostenuto e stimolato creativamente, facilitando così un’immersione totale nel mondo del film. La sinergia tra attore e regista ha contribuito a rendere il progetto unico e personale.
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