Il nuovo corto (im)perfetta disponibile su raiplay
(Im)perfetta è il titolo del cortometraggio realizzato dal progetto La Realtà Che Non Esiste, prodotto da One More Pictures in collaborazione con Rai Cinema. Questo lavoro viene presentato come un importante passo per esplorare le sfide dell’identità nel contesto moderno, affrontando temi di fragilità e autoaccettazione. Il corto è ora disponibile su RaiPlay e include anche una versione VR, offrendo una nuova dimensione all’esperienza visiva degli spettatori.
La trama ruota attorno a Elena, una giovane donna di 19 anni che si confronta con le sue insicurezze di fronte allo specchio, non trovando mai la bellezza o l’accettazione che desidera. Le sue difficoltà emotive culminano in una crisi dopo la fine della sua relazione, portandola a chiudersi in casa. È in questo momento di vulnerabilità che incontra una figura virtuale, Marta Tiberini, che diventa il suo punto di riferimento. Tuttavia, mentre Marta appare come il modello perfetto di sicurezza e bellezza, l’evoluzione della storia rivela che l’idealizzazione può portare a delusioni profonde.
Un contest per giovani talenti e tematiche rilevanti
Il cortometraggio è frutto di un contest, il settimo della serie, che ha messo al centro il tema dell’identità frammentata. Carlo Rodomonti di Rai Cinema ha sottolineato l’importanza di portare questi corti a un pubblico ampio, evidenziando come negli ultimi anni questi lavori siano stati tra i più visti al momento del lancio. Gennaro Coppola, amministratore delegato di One More Pictures, ha espresso l’impegno dell’azienda nell’utilizzare il medium audiovisivo per veicolare messaggi significativi e raggiungere un vasto pubblico.
Il cortometraggio non solo intrattiene, ma offre anche spunti di riflessione su questioni critiche legate alla nostra epoca, come l’influenza dei media e la crescente dipendenza dalle tecnologie digitali. Le parole di Coppola mettono in evidenza la necessità di sensibilizzare gli spettatori riguardo ai rischi associati all’utilizzo scorrettamente della tecnologia, sottolineando la fragile linea tra ispirazione e idealizzazione.
Il messaggio centrale di (im)perfetta e la sua importanza
Il messaggio di (im)perfetta si fa forte attraverso le parole di esperti come il psicoterapeuta Alessandro Raggi, il quale evidenzia che l’identità è influenzata da molteplici fattori. Per molti giovani, l’immagine corporea diventa un canale attraverso il quale misurano il proprio valore. Questo cortometraggio mirerebbe a far luce su questa condizione, incoraggiando il dialogo sull’uso della rete come strumento di connessione anziché come mero riflesso delle aspettative sociali.
La Polizia di Stato, rappresentata da Barbara Strappato, ha ribadito l’importanza dell’educazione e del dialogo per combattere i problemi legati all’isolamento sociale e ai disagi alimentari tra adolescenti. Attraverso la loro interpretazione e il messaggio che si cela nella narrazione, i corti precedenti e il nuovo lavoro dimostrano come sia cruciale affrontare queste tematiche in modo diretto e coinvolgente.
Musica e impatto sociale del corto
Per arricchire ulteriormente l’atmosfera del cortometraggio, la cantante Francesca Michielin ha creato una nuova versione del suo brano Quello che ancora non c’è, intitolata (Im)perfetta Edition. Questo contributo musicale ha lo scopo di supportare la causa del cortometraggio, ampliando il suo impatto e rendendo il messaggio più accessibile e toccante per un pubblico più vasto. L’unione di immagini forti e melodie evocative potrebbe fare la differenza nel sensibilizzare le persone riguardo a temi così delicati e attuali.
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