Il mostro: Stefano Sollima chiarisce se ci saranno nuove stagioni della serie Netflix

Il nuovo show true crime sul mostro di Firenze

Il pubblico attende con grande curiosità l’arrivo di una nuova serie true crime che si concentra sui crimini del mostro di Firenze, in programma su Netflix dal 22 ottobre. Stefano Sollima, il regista della serie, ha condiviso dettagli significativi durante la conferenza stampa tenutasi alla Mostra del Cinema di Venezia. Questa serie promette di offrire uno sguardo originale su un caso che ha affascinato e inquietato l’Italia per decenni.

Un debutto atteso alla Mostra del Cinema di Venezia

In vista della premiere su Netflix, la serie intitolata “Il mostro” è stata presentata in anteprima al festival di Venezia, dove Sollima insieme ai produttori e al cast ha illustrato il lavoro svolto. La serie è formata da quattro episodi, ognuno dei quali esplora diverse piste e sospetti collegati alle indagini sui delitti. L’obiettivo della squadra creativa è quello di ricostruire la storia con un approccio innovativo, distaccandosi dalle narrazioni tradizionali che hanno dominato fino ad oggi.

La filosofia dietro la narrazione

Stefano Sollima ha spiegato che il team ha esaminato un’enorme varietà di documenti, tra cui libri, atti processuali e inchieste. Tuttavia, ha notato un problema comune nei racconti esistenti: spesso, le informazioni vengono piegate a favore di una tesi predeterminata. Questo ha spinto il regista a voler riorganizzare la narrazione e a concentrarsi su singoli episodi riguardanti i vari sospetti coinvolti nel caso. In questo modo, la serie cerca di presentare una visione più completa e imparziale degli eventi accaduti.

Il mostro: Stefano Sollima chiarisce se ci saranno nuove stagioni della serie Netflix

Un approccio storico altamente dettagliato

Per garantire l’autenticità della rappresentazione, Stefano Sollima ha lavorato a stretto contatto con un consulente storico, Francesco Cappelletti, che ha dedicato gli ultimi 17 anni a studiare il caso del mostro di Firenze. Questo approccio ha permesso al regista di comprendere meglio gli eventi reali e di riprodurli con maggiore accuratezza sullo schermo. Sollima ha trovato innovativo poter affidare la parola al consulente, prima di decidere come raccontare la storia da un punto di vista cinematografico.

Riflessioni sulle vittime e sul contesto sociale

Durante la creazione della serie, gli autori si sono anche confrontati con il tema delle dinamiche di genere legate ai crimini avvenuti. Sollima ha sottolineato come molti degli indagati abbiano mostrato comportamenti di abuso verso le donne, evidenziando una profonda componente patriarcale nei delitti. Le vere vittime, ha affermato, sono state le donne, mentre gli uomini venivano uccisi poiché rappresentavano ostacoli. Questa riflessione è estremamente attuale e collega il caso a una problematicità sociale ancora presente nel mondo contemporaneo, come dimostrano i numerosi femminicidi.

Possibilità di una continuazione della serie

Con l’imminente arrivo della serie, resta da vedere come il pubblico reagirà a questo ritratto del mostro di Firenze. La domanda che molti si pongono è se la serie avrà una continuazione, dato che il caso rimane irrisolto e recentemente sono emerse nuove informazioni riguardanti i personaggi coinvolti. Stefano Sollima ha ammesso di non avere risposte definitive al riguardo, affermando che, sebbene la storia sia complessa, non era stato progettato di proseguire oltre la prima stagione senza un piano chiaro. Il focus primario è stato quello di offrire una visione approfondita e informativa su un segmento meno conosciuto del caso, piuttosto che dare vita a una serie interminabile.

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