Il nuovo film dedicato ai Puffi, diretto da CHRIS MILLER e con un cast di voci di grande richiamo tra cui RIHANNA e JOHN GOODMAN, si sta rivelando un clamoroso flop. Nonostante le aspettative, il progetto ha subito una pesante reazione negativa sia da parte della critica che dal pubblico. Questo tentativo di dare nuova vita al franchise attraverso un reboot moderno ha ricevuto stroncature, con recensioni severissime e un punteggio molto basso su Rotten Tomatoes. Analizziamo i giudizi della stampa internazionale e le motivazioni che hanno portato a questo malcontento generale.
Le critiche americane accolgono il film con severità
Nei giorni immediatamente seguenti all’uscita negli USA, la critica cinematografica ha mostrato di avere un’opinione unanime, evidenziando numerosi aspetti negativi del film. Il film ha ottenuto un rating del 20% su Rotten Tomatoes, frutto di 54 recensioni, testimoniando una mancanza di innovazione creativa. Molti esperti hanno descritto la pellicola come più un’operazione commerciale piuttosto che un progetto narrativo ben strutturato. PETER BRADSHAW del GUARDIAN ha definito il film come una vera e propria “kryptonite” per il genere commedia, evidenziando la sua incapacità di intrattenere il pubblico.
MARK KERMODE, un noto critico britannico, ha criticato aspramente la sceneggiatura definendola una “confusa avventura multiversale” priva di un filo conduttore chiaro. Allo stesso modo, JAKE COYLE dell’ASSOCIATED PRESS ha rimarcato come il film sembri essere più influenzato dalla necessità di tutelare il marchio piuttosto che da scelte creative autentiche. Odie Henderson del BOSTON GLOBE ha aggiunto un tocco di ironia amara affermando che la sua fiducia nel progetto era stata tradita, un sentimento che sembra emergere chiaramente sin dai primi fotogrammi visibili.
Un rilancio senza idee nuove o coinvolgenti
La sensazione generale è che questo tentativo di rilanciare i Puffi sia carente di slancio e privo di idee fresche. JOHN NUGENT di EMPIRE MAGAZINE ha offerto una valutazione dura, assegnando solo una stella su cinque, sottolineando la mediocrità di una sceneggiatura incapace di catturare l’interesse del pubblico e un ritmo narrativo stagnante. Anche BARRY HERTZ sul GLOBE AND MAIL ha bocciato il film, dichiarando che non è chiaro perché i personaggi siano stati riportati sul grande schermo, se non per ragioni commerciali.
In molte recensioni è emersa l’accusa di una mancanza di passione e autenticità. Il reboot pare costruito esclusivamente per il profitto, senza alcun tipo di cuore o coerenza narrativa. CLARISSE LOUGHREY dell’INDEPENDENT ha descritto il film come un’opera derivativa, sovraccarica di elementi nuovi ma superflui, che rendono il racconto più pesante senza apportare valore aggiunto.
Un cast vocale stellare ma poco efficace
Nonostante il cast vocale includa nomi noti come RIHANNA nel ruolo di PUFFETTA e JOHN GOODMAN come GRANDE PUFFO, neppure queste star riescono a risollevare il film dalla sua crisi creativa. La direzione di CHRIS MILLER è stata oggetto di dure critiche, accusata di un approccio eccessivamente autoreferenziale, con battute e umorismo che non strappano nemmeno un sorriso. FRANK SHECK di THE HOLLYWOOD REPORTER ha messo in evidenza come lo stile comico del regista, che doppia anche PUFFO BRONTOLONE, risulti poco efficace e mal giustificato, contribuendo a una narrazione poco coinvolgente e discontinua.
Pubblicato da PARAMOUNT PICTURES, il film ha fatto il suo ingresso nelle sale americane il 18 luglio 2025, con una durata di soli 92 minuti. In ITALIA, il film sarà disponibile a partire dal 27 agosto. Al momento, ROTTON TOMATOES non ha ancora pubblicato un punteggio del pubblico, ma le prime impressioni sembrano allinearsi con le recensioni professionali, rivelando una crescente insoddisfazione.
Una produzione destinata a essere dimenticata?
Il tentativo di rilancio dei PUFFI, supportato da star internazionali e da un restyling visivo contemporaneo, sembra trovare grandi difficoltà nel conquistare sia il pubblico che la critica. L’accoglienza fredda potrebbe consegnare questa produzione animata a un futuro nel dimenticatoio, lasciando aperte domande sul valore reale di un progetto che non ha saputo impressionare né attrarre gli spettatori.