I fake trailer, storicamente un fenomeno noto nel panorama web, stanno vivendo una trasformazione significativa grazie all’avanzamento degli strumenti di intelligenza artificiale. I fan di film e serie TV hanno sempre trovato modi per reinterpretare le storie che amano, creando contenuti non ufficiali. Con la proliferazione di internet e piattaforme come YouTube, queste pratiche si sono evolute, rendendo obsoleti i metodi di editing tradizionali.
La nascita dei fake trailer
Tradizionalmente, i fake trailer erano realizzati assemblando scene da vari film, con risultati che variavano in base all’abilità del montatore e alla scelta dei materiali utilizzati. Questi trailer potevano essere concepiti per promuovere sequel inesistenti o per reinterpretare opere esistenti in modi sorprendenti. Ad esempio, una commedia leggera come Scemo e + scemo poteva essere trasformata in un dramma serio.
Evoluzione tecnologica e IA
La situazione è cambiata radicalmente con l’avvento dell’intelligenza artificiale generativa. Oggi, basta conoscere bene alcuni strumenti per creare fake trailer di alta qualità, come ad esempio un video di Anya Taylor-Joy nei panni di Elsa nel film Frozen. Questo sviluppo ha portato a una maggiore cautela tra i media nel segnalare tali contenuti, poiché l’argomento dell’intelligenza artificiale solleva molte preoccupazioni etiche e legali.

Il business dei fake trailer
Negli ultimi anni, è emersa una vera e propria industria attorno ai fake trailer. Un esempio significativo è il canale YouTube VJ4rawr2, gestito da un anonimo creatore che ha accumulato quasi 400 milioni di visualizzazioni. Le sue creazioni, spesso divertenti e ironiche, combinano tecniche di montaggio tradizionale e IA. Oggi, l’IA consente di realizzare trailer creativi che rispondono a interrogativi come “Come sarebbe Leonardo DiCaprio in Squid Game?”, ottenendo milioni di visualizzazioni.
Screen Culture: un caso emblematico
Tra i nomi noti nel settore c’è Screen Culture, fondato da Nikhil P. Chaudhari, un giovane imprenditore indiano. Il suo canale, dedicato all’elaborazione di fake trailer di film in produzione, ha visto un incredibile aumento di popolarità, raggiungendo 1,4 miliardi di visualizzazioni. Questo fenomeno solleva interrogativi sull’assenza di intervento da parte delle case cinematografiche, che anzi sembrano trarre profitto da questi contenuti, richiedendo la loro monetizzazione.
Le preoccupazioni del settore
In un contesto di scioperi tra attori e sceneggiatori, il proliferare di fake trailer alimentati dall’IA rappresenta una questione complessa. Il sindacato degli attori, SAG-AFTRA, ha espresso preoccupazioni riguardo all’utilizzo non autorizzato delle immagini e voci degli artisti, sottolineando la necessità di proteggere i diritti di proprietà intellettuale. Questa situazione ha portato Google a interrompere la monetizzazione di alcune delle produzioni legate a questi fenomeni.
Conclusione: Un futuro incerto
Il panorama dei fake trailer, alimentato dall’intelligenza artificiale, pone sfide significative all’industria cinematografica. Con le major che traggono profitto da opere non autorizzate, il dibattito su come affrontare la creatività umana in relazione a queste nuove tecnologie è destinato a intensificarsi, richiedendo una regolamentazione più chiara per garantire equità e protezione ai creatori originali.