Giorgio Panariello si racconta: il suo essere comico tra dramma e malinconia, Sanremo nel futuro.

Giorgio Panariello torna in scena con una nuova fiction che promette di intrattenere e emozionare. Il suo debutto nel ruolo di un insegnante di musical avverrà su Rai Play a partire dal 19 dicembre, dove affianca Euridice Axen, nella parte di una psicologa ed ex fidanzata. La regia è affidata a Nicola Conversa, offrendo al pubblico un spin-off che ricorda il classico “Saranno famosi”.

Un sogno di scuola che rimane tale

Mentre molti si chiedono se Giorgio Panariello abbia mai considerato l’idea di fondare una propria scuola di recitazione, lui risponde con sincerità. Lattore e comico, pur mostrando empatia verso i giovani aspiranti attori, scherza sull’idea di aprire un’accademia. In effetti, ammette che sarebbero più probabili affari gastronomici come una rosticceria piuttosto che un’accademia di teatro. Nonostante il suo personaggio nella fiction dimostri pazienza, egli stesso confessa di non essere altrettanto tollerante nella vita reale.

I segreti per avere successo nel mondo dello spettacolo

Quando si parla di ingredienti fondamentali per diventare attore, Panariello offre un consiglio cruciale: la pazienza. Sottolinea l’importanza di saper aspettare il momento giusto, evidenziando come la sua carriera sia decollata solo a quarant’anni. Ricorda che le esperienze difficili dell’infanzia lo hanno plasmato e che la sua carriera comica è sempre stata accompagnata da un’anima drammatica. Per lui, la comicità nasce spesso da una dimensione di profondo dolore, enfatizzando che ridere di qualcuno che cade non significa non volerlo aiutare a rialzarsi.

Le richieste dei giovani attori

Panariello è spesso avvicinato da giovani aspiranti attori che cercano consigli, ma non sempre di natura professionale. Le domande più comuni riguardano i locali notturni e cosa bere ai cocktail party, piuttosto che tecniche di recitazione o opportunità di lavoro. Egli stessi riconosce che la professione di attore è estremamente impegnativa e che tutti, anche i veterani, beneficiano di supporto morale e consigli. Con l’avvento di talent show e reality, tuttavia, nota un aumento di opportunità che possono ispirare i giovani a credere nei loro sogni senza dover aspettare troppo a lungo.

La curiosità che ha ispirato la sua partecipazione alla fiction

In merito alla sua scelta di partecipare a questo progetto della Rai, Panariello rivela il suo innato spirito curioso. È stato attratto dall’assurdità del concetto generale e dal fatto che gli sia stata offerta la possibilità di interpretare un ruolo così peculiarmente distante dai suoi successi passati. L’attore, famoso per un solo grande film, si ritrova ora nel ruolo di un professore di teatro con poca motivazione. Tuttavia, man mano che la storia si sviluppa, scopre che condividere le sue esperienze può rivelarsi una forma d’arte a sé stante.

I piani futuri e l’amicizia con Carlo Conti

Con l’approssimarsi del Festival di Sanremo, Panariello viene interrogato sulla possibilità di salire sul palco accanto all’amico Carlo Conti. Pur essendo stato proposto di condurre l’evento, esprime preoccupazione per il benessere del suo amico. Riconosce l’importanza dell’amicizia con Conti e Leonardo Pieraccioni, affermando che se ci sarà l’occasione per creare qualcosa di divertente e stimolante, non si tirerà indietro. Ma avverte anche che se dovesse trasformarsi in una fonte di stress, sarebbe meglio rinunciare.

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