Garlasco, l’avvocato di Lovati: liquidazione rapida da Sempio in pochi secondi

Nella recente puntata di Quarto Grado, andata in onda il 24 ottobre, si è tornati a discutere del famoso caso di Garlasco, arricchendo il dibattito con nuove rivelazioni e approfondimenti. La trasmissione, condotta da Gianluigi Nuzzi, ha messo in luce le dinamiche legali imperniate sulle figure di Andrea Sempio e Massimo Lovati, indagati nel delitto di Chiara Poggi. Nuovissimi esami richiesti dal medico legale Cristina Cattaneo hanno suscitato grande interesse, mentre l’avvocato di Lovati, Fabrizio Gallo, ha assunto un ruolo cruciale, apparendo come un accusa principale contro Sempio.

Nuovi sviluppi sugli esami di Andrea Sempio

Il focus della puntata si è concentrato su Andrea Sempio, il quale è stato sottoposto a nuovi esami nell’Istituto di Medicina Legale. Queste analisi sono state richieste dalla Dottoressa Cristina Cattaneo e avevano l’obiettivo di eseguire una valutazione accurata delle dimensioni fisiche di Sempio. Il processo ha incluso misurazioni di altezza, peso, e specifiche dettagliate riguardanti le sue braccia e gambe. Gli specialisti stanno anche cercando di capire se la sua corporatura potesse essere compatibile con la possibilità di infliggere colpi letali a Chiara. Particolare attenzione va infine alla misura dei suoi piedi per determinare se abbia utilizzato scarpe di numeri differenti.

La serenità di Sempio è stata evidenziata durante la trasmissione, insieme al supporto rassicurante del suo nuovo avvocato, il quale ha dichiarato che non vi sono segreti da nascondere. Inoltre, la genetista Marina Baldi ha espresso la possibilità che il DNA trovato sotto le unghie della vittima possa appartenere a un ceppo familiare legato a Sempio, ma ha anche avvertito che il campione non è sufficientemente robusto per fornire conclusioni definitive.

Garlasco, l’avvocato di Lovati: liquidazione rapida da Sempio in pochi secondi

L’inviato Giammarco Menga ha aggiunto che le misurazioni dettagliate potrebbero chiarire alcuni aspetti sull’impronta di scarpa trovata sulla scena del crimine, sottolineando l’importanza di questi dati nel contesto delle prove forensi utilizzate dagli investigatori.

Il mistero dello scontrino e il supertestimone

Un altro tema centrale della serata è stato lo “scontrino” contestato. Un presunto supertestimone ha affermato che lo scontrino non fosse riconducibile a Andrea Sempio, bensì al proprio uso personale, suggerendo quindi una macchinazione. Questa nuova testimonianza ha sollevato interrogativi sul suo significato legale, soprattutto nei rapporti con l’alibi di Sempio. L’avvocato di Massimo Lovati, Fabrizio Gallo, ha sostenuto che lo scontrino non rappresenterebbe un valido alibi per il suo cliente.

La ricostruzione degli eventi legati alla morte di Chiara Poggi è stata rievocata, con particolare enfasi sull’importanza delle celle telefoniche nel 2007. Nonostante l’indagine abbia evidenziato fino ad ora che Sempio fosse sempre localizzato a Garlasco, c’è da considerare l’ipotesi che potesse comunque inviare messaggi mentre si spostava verso Vigevano, dato che la connessione delle celle era meno precisa all’epoca.

Il discorso si è poi spostato sul secondo scontrino, collegato al giorno successivo all’omicidio di Chiara, ulteriormente complicando il quadro legale. Le tensioni tra le varie parti coinvolte continuano a crescere, rivelando conflitti e ambiguità che rendono la situazione alquanto intricata.

La situazione legale di Massimo Lovati

L’attenzione si è poi rivolta a Massimo Lovati, precedentemente difensore di Sempio. Il suo attuale legale, Fabrizio Gallo, ha esaminato la posizione di Lovati, evidenziando che egli non è indagato a Brescia, ma ha aperto un’inchiesta a Milano per diffamazione aggravata. Gallo ha messo in discussione la coerenza delle accuse e ha menzionato la possibilità che Lovati possa decidere di presentarsi come testimone informato, rinunciando eventualmente al segreto professionale per chiarire eventuali malintesi.

Durante il dibattito, Gianluigi Nuzzi ha insistito su possibili coincidenze tra la testimonianza sullo scontrino e le recenti affermazioni dell’avvocato Gallo. In questo contesto, Gallo ha chiarito che la sua posizione non deve essere interpretata come un attacco diretto a Sempio, ma più come un tentativo di chiarire le diverse versioni dei fatti che emergono sempre più in questa complessa vicenda legale.

Le polemiche sui pagamenti degli avvocati

Un argomento che non può mancare riguarda i 60mila euro ritirati dalla famiglia Sempio per pagare le spese legali. Questo pagamento ha suscitato dubbi e discussioni circa possibili irregolarità, in particolare nei confronti dell’ex Procuratore aggiunto Mario Venditti, che continua a negare qualsiasi implicazione. L’avvocato Lovati è stato l’unico a confermare di aver ricevuto compensi, mentre gli altri legali hanno sostenuto di non aver mai preso nulla, sollevando interrogativi sulle prassi adottate.

Fabrizio Gallo ha risposto a queste affermazioni, chiarendo che se i fondi sono stati portati a uno studio legale, ciò non implica che gli altri avvocati non debbano ricevere compensi per il loro lavoro. Ha invitato a considerare che le spese legali sono state condivise e necessarie per tutti, non solo per singoli avvocati.

La questione del rapporto tra i vari legali e le spese ha ulteriormente complicato la narrazione, lasciando intendere che la situazione possa rivelare ulteriori problematiche legali o etiche in corso di definizione. I dibattiti continueranno a scandagliare i dettagli di questo caso che, a distanza di anni, continua a esercitare un forte fascino mediatico e giuridico.

Unisciti alla Community su WhatsApp!

Non perderti le anticipazioni, i gossip e le news esclusive sulle tue serie turche preferite. Entra nella nostra community ufficiale e scopri tutto prima degli altri.

Entra nella Community