Una testimonianza recente ha riacceso i riflettori sul noto caso di Garlasco, con dettagli che potrebbero influenzare notevolmente gli sviluppi delle indagini. Il dibattito riguardo a questo delitto rimane acceso, alimentato da nuove informazioni che potrebbero riscrivere alcune certezze precedenti.
Nuove rivelazioni sul delitto di Garlasco
Un episodio andato in onda nella trasmissione Mattino Cinque ha portato alla luce una dichiarazione clamorosa che potrebbe mettere in discussione le attuali dinamiche del caso Garlasco. Durante la puntata, l’inviato Emanuele Canta ha condiviso un racconto inedito che ha colpito non solo i presenti in studio ma anche il pubblico a casa. Il fulcro della testimonianza riguarda una presunta conversazione telefonica dell’avvocato Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, caratterizzata da toni accesi e frasi molto forti.
Il testimone, che conosce Lovati da oltre dieci anni, ha riferito di aver udito l’avvocato scrutare al telefono per un tempo prolungato, ripetendo la frase “assassino di m***a”. Secondo quanto riportato, il testimone avrebbe sentito questo sfogo per circa quindici minuti, senza ulteriori comunicazioni da parte di Lovati. La tempistica del racconto è cruciale, essendo avvenuta solo due giorni prima della pubblicazione dei risultati del DNA sottoposto alle unghie di Chiara Poggi.
Il mistero della telefonata e il coinvolgimento di Lovati
Nonostante la gravità delle affermazioni, il testimone non ha ancora contattato né la procura né i carabinieri per formalizzare quanto udito. Canta ha descritto la testimonianza come credibile, sottolineando che il testimone è rimasto coerente nel suo racconto. Tuttavia, resta da chiarire con chi stesse parlando Lovati durante questa telefonata. Fabrizio Gallo, presente in studio, ha menzionato che la notizia era circolata già sui social prima dell’episodio e ha riportato le dichiarazioni di Lovati, secondo cui quelle affermazioni sarebbero completamente false, dato che Sempio non si sarebbe mai recato nel suo studio legale.
La conduttrice Federica Panicucci ha fatto notare che la conversazione sarebbe avvenuta al telefono, suggerendo la possibilità che la dinamica potesse essere stata interpretata in modo errato. Canta ha confermato che il testimone non ha riconosciuto la voce di Sempio, ma è certo che Lovati stesse discutendo con grande enfasi.
Le smentite di Lovati e le implicazioni per le indagini
Subito dopo, Lovati ha partecipato telefonicamente al programma, negando fermamente ogni accusa e definendo l’idea di essere implicato in tale situazione come assurda. Ha replicato dicendo che non grida mai, tanto meno nei confronti di Sempio, di cui ha affermato la presunta innocenza. Questo episodio ha scatenato una forte reazione da parte dell’avvocato, il quale ha parlato di calunnia e ha minacciato di intraprendere azioni legali contro chiunque sostenesse di aver assistito a tali comportamenti.
Lovati ha espresso la sua frustrazione riguardo alle voci infondate che circolano sul suo conto, chiarendo che non ha collegamenti diretti con Sempio al di fuori della professione. In una fase delicata delle indagini, dove l’esito delle analisi sul DNA era di cruciale importanza, le affermazioni fatte dal testimone, se verificate, potrebbero aggiungere un ulteriore livello di complessità alla vicenda. Lovati ha poi chiarito la sua posizione riguardo a eventuali chiarimenti presso la procura, mostrando una certa riluttanza a discutere pubblicamente di questioni legali delicate.
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