La questione del caso di Garlasco continua a tenere alta l’attenzione del pubblico, con importanti sviluppi che emergono quasi quotidianamente. Durante la puntata di “Ore 14” del 2 dicembre 2025, Milo Infante ha ospitato l’avvocato Giada Bocellari, legale di Alberto Stasi. In questo episodio, Bocellari ha discusso le nuove informazioni riguardanti le analisi del DNA e le intercettazioni richieste alla Procura.
Le ultime novità sulla vicenda di Garlasco
Milo Infante ha aperto il dibattito evidenziando i recenti progressi nell’inchiesta. L’avvocato Giada Bocellari ha confermato di essere al corrente delle indagini passate, poiché assiste Alberto Stasi da anni, il quale ha sempre mantenuto la propria innocenza. La puntata si è concentrata sul fatto che il caso sembra avviarsi verso un possibile punto di svolta, grazie a nuovi elementi che stanno vedendo la luce.
Bocellari ha espresso una certa prudenza, ma ha anche sottolineato la sua fiducia nel fatto che l’indagine potrebbe finalmente fare chiarezza su aspetti rimasti oscuri. Ha anticipato che i primi risultati concreti si avranno solo al momento della presentazione della perizia sul DNA, attualmente in fase di deposito. Tuttavia, le indagini tradizionali potrebbero riservare ulteriori sorprese, anche se la conclusione definitiva rimane ancora lontana.
Le istanze di intercettazione e le sfide legali
Un tema centrale emerso durante la trasmissione è stata la richiesta delle intercettazioni da parte della difesa di Stasi. Bocellari ha spiegato di aver presentato diverse istanze, a partire dal 2017, ma molte di esse sono state rigettate dalla Procura, la quale ha sostenuto che Alberto Stasi non fosse una persona offesa e quindi non avesse diritto ad accedere agli audio.
L’avvocato ha delineato il percorso delle sue richieste, rivelando che gli era stato consigliato di richiedere prima la documentazione cartacea, considerando gli alti costi associati alle intercettazioni. Malgrado gli sforzi continui e le specifiche giustificazioni presentate, ogni tentativo si è scontrato contro un muro di rifiuti. Nel 2018, la situazione è diventata ancora più complessa quando una quarta istanza ha ricevuto lo stesso esito negativo, lasciando Bocellari delusa e incredula.
Cambiamenti all’interno della Procura e implicazioni future
Con il passare degli anni, il panorama all’interno della Procura di Pavia è cambiato. Nel 2022, un nuovo avvocato, De Rensis, ha preso in carico la questione cercando di ottenere una risoluzione differente. Uno dei punti critici della discussione è stato il ruolo di Venditti, che sembra avere fornito una versione contrastante riguardo alla sua autorizzazione per la richiesta delle intercettazioni.
Bocellari ha espresso stupore per come siano andate le cose e ha notato che simili esperienze erano rare nel suo lavoro. Ha anche menzionato una questione personale, riferendosi a episodi di pedinamento di cui è stata vittima durante le sue indagini. Questo ha aggiunto un ulteriore strato di complicazione alla già intricata faccenda legale.
Opinioni esperte e testimonianze significative
Durante la puntata, si è parlato anche di alcune dichiarazioni fatte da Armando Palmegiani, consulente della difesa di Sempio. Palmegiani ha anticipato di aver redatto un articolo riguardo le impronte rinvenute nella scena del crimine e ha espresso interesse nel fornire il proprio parere ai legali di Stasi. Sebbene non facesse ancora parte del team di Sempio, la sua opinione è stata considerata cruciale.
Bocellari ha riconosciuto il valore professionale di Palmegiani, assicurandosi che la sua futura consulenza tecnica non potrà che supportare le sue precedenti affermazioni. Tuttavia, il dibattito è durato a lungo, poiché la necessità di oggettività nelle valutazioni è emersa come un tema fondamentale. Bocellari ha insistito sul fatto che ogni prova deve essere considerata senza pregiudizi, indipendentemente dal sospettato coinvolto.
La discussione si è poi spostata su altre dichiarazioni di esperti nel settore, come quelle della criminologa Roberta Bruzzone, che avevano sollevato interrogativi sull’interpretazione delle prove. Il dibattito continua a svilupparsi e la comunità si aspetta con ansia ulteriori aggiornamenti su un caso che ha catturato l’attenzione nazionale.
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