Il nuovo adattamento di Frankenstein: una visione contemporanea
La nuova versione di Frankenstein, diretta da GUILLERMO DEL TORO con protagonisti OSCAR ISAAC e JACOB ELORDI, rappresenta un’importante pietra miliare nel panorama cinematografico attuale. Questo adattamento, disponibile su Netflix, offre una narrazione che riflette la complessità del mondo moderno, in grado di attrarre sia i fan della storia originale che le nuove generazioni di spettatori. Il film non si limita a riproporre la trama già nota, ma la rielabora, invitando il pubblico a esplorare le diverse sfaccettature dei personaggi e delle loro esperienze umane.
GUILLERMO DEL TORO e il suo legame con la storia
Fin da giovane, GUILLERMO DEL TORO ha nutrito una profonda connessione con l’opera di MARY SHELLEY. A soli sette anni, la visione del film “Frankenstein” di JAMES WHALE ha segnato il suo percorso creativo. La figura della creatura, interpretata da BORIS KARLOFF, è diventata per lui un simbolo di aspirazioni e introspezione, un “Gesù personale”. Leggendo il romanzo di SHELLEY, il regista ha avvertito una connessione speciale tra la sua vita e quella di un’altra epoca, rivelando come le storie possano unire culture e tempi diversi. L’idea di trasformare questa relazione in un film è diventata nel corso degli anni un obiettivo personale per DEL TORO, finalmente realizzato con questo progetto.
Una ricerca di identità: la voce della creatura
Nel film di DEL TORO, il tradizionale punto di vista narrativo viene ribaltato: stavolta è il mostro a raccontare la propria storia. Questa scelta innovativa offre uno sguardo nuovo sulla dinamica tra il creatore e la sua creazione. OSCAR ISAAC, nel ruolo di VICTOR FRANKENSTEIN, e JACOB ELORDI, nella parte della creatura, hanno dichiarato in un’intervista che questa versione intende dare voce a un personaggio spesso relegato al silenzio. Attraverso l’alternarsi di prospettive, lo spettatore può comprendere le emozioni e le esperienze di entrambi, rendendo il racconto più profondo e coinvolgente.
Tematiche di ribellione e verità
Un elemento centrale nella narrazione è la ribellione, un tema che risuona fortemente nella filmografia di DEL TORO. Secondo le sue parole, disobbedire è un atto fondamentale che caratterizza l’umanità. In questo film, sia VICTOR che il mostro si trovano a fronteggiare la loro rabbia e frustrazione, elementi che diventano motori di cambiamento e crescita personale. ISAAC ha sottolineato come la rabbia possa fungere da catalizzatore per la realizzazione di una verità interiore, mentre ELORDI ha evidenziato il valore positivo di questa emozione come attestazione di passione e autenticità. La capacità di affrontare le ingiustizie è ciò che rende i personaggi tanto umani quanto affascinanti.
La ricerca di connessione e il desiderio di compagnia
Un aspetto toccante della storia è il desiderio della creatura di appartenere a un gruppo, di trovare un contatto umano. La sua richiesta a VICTOR di crearle una compagna mette in luce una delle esigenze fondamentali dell’essere umano: la connessione. Questo tema si fa portavoce di solitudini e vulnerabilità, suggerendo che anche di fronte alla mostruosità si nasconde un anelito alla condivisione. DEL TORO esplora questa complessità con delicatezza, mostrando come la felicità possa trovarsi anche nell’accettazione della propria solitudine e nella consapevolezza di avere un legame con altri, anche se imperfetto. I personaggi sono chiamati a confrontarsi con la realtà della loro esistenza e a trovare il significato in essa.
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