Frankenstein, Guillermo del Toro rivela la sua visione su Boris Karloff e il concetto di Messia

Il sogno di Guillermo Del Toro finalmente realizzato

Guillermo Del Toro ha portato a compimento il suo sogno di lungo corso, un progetto che nutre sin da quando era solo un bambino. Grazie al supporto di Netflix, il regista messicano ha presentato la sua visione di Frankenstein alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2025. La realizzazione di questo film segna un punto culminante nella carriera di Del Toro e offre un’esperienza cinematografica unica, caratterizzata da un’estetica visivamente ricca che evita l’abuso di effetti speciali digitali. L’intento è quello di immergere lo spettatore in un racconto profondo, basato sull’opera classica di Mary Shelley.

La produzione ha ricevuto un budget sostanzioso per dare vita a questa reinterpretazione della storia, evidenziando l’impegno della piattaforma streaming nel sostenere progetti artistici significativi. Del Toro ha condiviso la gioia di questo processo creativo con Ted Sarandos, CEO di Netflix, presente durante la conferenza stampa. Il regista ha espresso quanto fosse importante per lui realizzare questa storia nelle condizioni appropriate, non solo da un punto di vista economico, ma anche creativo e narrativo.

Una confessione personale di Guillermo Del Toro

Durante la conferenza, Del Toro ha rivelato che la sua passione per Frankenstein va oltre il semplice amore per il cinema. Ha descritto la sua visione come una sorta di religione personale, sottolineando il profondo legame che sente con i personaggi dell’opera. Crescendo in un contesto cattolico, ha raccontato di come la figura di Boris Karloff, nei panni della creatura, abbia rappresentato per lui una vera illuminazione. Questo progetto è diventato per lui una questione di vita o di morte, desiderando ardentemente affrontarlo con il rispetto e la serietĂ  che merita.

Frankenstein, Guillermo del Toro rivela la sua visione su Boris Karloff e il concetto di Messia

Del Toro ha anche menzionato come il ruolo di genitore abbia influenzato la sua interpretazione della relazione tra Victor Frankenstein e la creatura. Comprendere questa dinamica paterno-filiale lo ha spinto a voler esplorare tematiche legate alla creazione e alla responsabilitĂ  di un genitore verso il proprio “figlio”. Questi elementi personali arricchiscono la narrazione e aggiungono una profonditĂ  emotiva al film, rendendolo non solo un adattamento di un classico, ma una riflessione sulle relazioni umane e le conseguenze delle nostre azioni.

Un cast stellare per un’opera epocale

A Venezia, Del Toro ha condiviso il palco con una parte significativa del suo cast, tra cui Oscar Isaac nel ruolo di Victor Frankenstein. L’attore ha mostrato grande entusiasmo per il progetto, evidenziando il suo impegno nell’interpretare un personaggio così complesso e sfaccettato. Accanto a lui, Jacob Elordi veste i panni della creatura, mentre Mia Goth presta la sua interpretazione all’interesse amoroso di Victor. Christoph Waltz aggiunge un ulteriore livello alla trama, impersonando il nobile che finanzia l’ambiziosa impresa di dar vita a una creatura morta, un tema centrale nell’opera di Shelley.

La scelta del cast dimostra l’attenzione di Del Toro nel voler circondarsi di talenti capaci di apprezzare e comprendere le sfumature delle relazioni tra i personaggi. Ogni attore ha portato la propria interpretazione, contribuendo a creare un’atmosfera densa di emozione e tensione, che si riflette perfettamente nelle scene del film. Questo approccio lascia presagire un’opera di notevole impatto che potrebbe risuonare profondamente con il pubblico moderno, mantenendo vivo il messaggio originale del romanzo.

Prospettive future per Frankenstein di Del Toro

Il film Frankenstein di Guillermo Del Toro è atteso su Netflix il 7 novembre, dopo una potenziale uscita nelle sale cinematografiche, i cui dettagli devono ancora essere definiti. Il regista ha comunicato di essere attualmente in fase di trattativa con la piattaforma per stabilire il miglior modo di presentare il film al pubblico. Nonostante l’eccitazione intorno al progetto, Del Toro ha anche anticipato possibili controversie, sottolineando che la ricerca di fondi può portare a discussioni sulla morale e sull’etica nella creazione artistica.

Il regista ha dichiarato che, nel suo approccio alla realizzazione della creatura, si è ispirato a opere d’arte come statue in alabastro, cercando un equilibrio tra il concetto di bellezza e l’estetica mostruosa. La descrizione di Victor come artista piuttosto che semplicemente scienziato rende l’opera ancora piĂą intrigante e complessa, suggerendo che la ricerca della perfezione possa avere conseguenze inaspettate e inquietanti. Del Toro ha svelato i suoi sogni infantili riguardo all’aspetto della creatura, sottolineando l’importanza di renderla visivamente distintiva, pur mantenendo una certa grazia nella sua terribile presenza.

Unisciti alla Community su WhatsApp!

Non perderti le anticipazioni, i gossip e le news esclusive sulle tue serie turche preferite. Entra nella nostra community ufficiale e scopri tutto prima degli altri.

Entra nella Community