Frankenstein al cinema analisi dei cinque mostri che hanno lasciato il segno nella storia

Un viaggio attraverso le trasposizioni di Frankenstein

Le trasposizioni cinematografiche del romanzo di MARY SHELLEY, “Frankenstein”, hanno segnato la storia del cinema, producendo figure che hanno lasciato un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo. Dalla sua prima apparizione fino ai giorni nostri, questa storia ha ispirato numerosi adattamenti che hanno arricchito il panorama cinematografico con nuove interpretazioni e significati. La rilevanza di quest’opera fondamentale può essere analizzata sotto vari aspetti, tra cui l’impatto commerciale e le tematiche innovative che ha saputo esplorare nel corso degli anni.

Il fenomeno culturale di Frankenstein

Per comprendere l’importanza di “Frankenstein” nella storia del cinema, bisogna considerare due aspetti principali. Da un lato, la sua influenza commerciale è stata straordinaria: dal 1817, quando è stato pubblicato per la prima volta, il romanzo ha generato una vera e propria ondata di adattamenti che hanno affascinato pubblico e critici. Questi film hanno avuto un successo tale da superare talvolta la notorietà dell’opera letteraria stessa, diventando un fenomeno di massa che continua a coinvolgere il pubblico di oggi. Dall’altro lato, “Frankenstein” ha introdotto idee profonde e sovversive che hanno trovato eco in molti autori e filmmaker, influenzando le narrazioni cinematografiche in modi sorprendenti. Il romanzo ha offerto al mondo cinematografico un ricco bacino di riferimenti e temi, creando un legame tra opere diverse e generi, che perdura nel tempo.

I primi passi sul grande schermo

La prima apparizione di “Frankenstein” sul grande schermo risale al 1910, con un cortometraggio diretto da JAMES SEARLE DAWLEY. In questo film, CHARLES OGLE interpretò la creatura, dando vita a un’immagine che sarebbe stata ripresa anche in seguito da registi come GUILLERMO DEL TORO. L’interpretazione di Ogle, che contrastava un aspetto selvaggio con una natura gentile, differiva notevolmente dall’immagine popolare della creatura che si sarebbe evoluta nei decenni successivi. Questo primo tentativo di portare “Frankenstein” sul grande schermo ha aperto la strada a molteplici interpretazioni, alcune delle quali sono diventate veri e propri classici del genere horror.

Frankenstein al cinema analisi dei cinque mostri che hanno lasciato il segno nella storia

Il capolavoro del 1931 e la creazione di un’icona

Il celebre adattamento del 1931, diretto da JAMES WHALE, è senza dubbio uno dei più significativi nella storia del cinema horror. Basato sulla pièce teatrale “Frankenstein: an Adventure in the Macabre”, questo film ha reso immortale il personaggio della creatura, grazie all’interpretazione di BORIS KARLOFF. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, Karloff non era la prima scelta per il ruolo; fu suggerito dal collega di Whale, che rimase colpito dalla sua performance in un altro film. La visione di Whale e il lavoro del truccatore JACK PIERCE contribuirono a creare un aspetto memorabile per la creatura, rendendo Karloff un’icona del genere horror. Questo film è diventato un punto di riferimento per le successive rappresentazioni di Frankenstein, conferendo alla storia una dimensione nuova e duratura.

Bela Lugosi e la trasformazione dell’immaginario

Negli anni ’40, BELA LUGOSI si ritrovò a interpretare una versione della creatura, dopo aver cementato la sua fama con il ruolo di Dracula. Il film “Frankenstein contro L’uomo lupo”, girato nel 1943, rappresentò un momento cruciale nella sua carriera, mentre l’attore lottava con i suoi demoni personali. Sebbene Lugosi avesse inizialmente rifiutato il ruolo di Frankenstein, la sua partecipazione a questo progetto segnò un significativo cambiamento, poiché entrambi gli attori divennero simboli di un’epoca del cinema horror. La loro capacità di prestarsi a diversi ruoli all’interno dello stesso genere li rese figure familiari per il pubblico, contribuendo così all’evoluzione del mito di Frankenstein.

Il rinnovamento degli anni ’50 e il gotico contemporaneo

Il 1957 vide l’arrivo de “La maschera di Frankenstein”, diretto da TERENCE FISHER, che rappresentò un punto di svolta per il genere gotico, contribuendo al revival dell’immaginario oscuro. SIR CHRISTOPHER LEE, noto per la sua statura imponente, venne scelto per interpretare la creatura, apportando con sé una nuova visione che si distaccava da quella di Karloff. Questo film, insieme ad altri adattamenti della Hammer, ha dimostrato come “Frankenstein” potesse essere reinterpretato, dando vita a una nuova era di storie di mostri, caratterizzate da una maggiore umanità e complessità. La rinascita del genere gotico ha influenzato la produzione cinematografica per molti anni a venire, portando a un’esplorazione più profonda delle tematiche umane.

La commedia e il ritorno al classico

Negli anni ’70, la commedia “Frankenstein junior” ha catturato l’interesse del pubblico moderno, rilanciando l’interesse per il mito attraverso un approccio ironico. Nonostante non seguisse fedelmente la trama del romanzo, questo film ha reso la figura di Frankenstein accessibile a nuove generazioni, presentando un mostro brillante interpretato da PETER BOYLE. Attraverso il suo umorismo e la parodia, “Frankenstein junior” ha rivisitato i temi originali, influenzando profondamente la percezione del personaggio nel panorama culturale contemporaneo.

Il recupero dell’essenza romantica negli anni ’90

Negli anni ’90, la Tristar Pictures ha cercato di rimanere fedele all’originale letterario con una serie di adattamenti. Tra questi, “Frankenstein di MARY SHELLEY”, diretto da KENNETH BRANAGH, accantonò la tradizionale visione del mostro per presentarlo come un’entità complessa, capace di provare emozioni forti. ROBERT DE NIRO fu scelto per interpretare la creatura, offrendo una rappresentazione che fondeva fragilità e potenza. Questa opera ha riacceso dibattiti sulle tematiche romantiche presenti nel testo originale, evidenziando la necessità di un’adattamento che rispetti l’essenza di MARY SHELLEY. Con il giusto equilibrio tra drammaticità e introspezione, questo film ha aperto nuovi orizzonti per future interpretazioni del mito di Frankenstein, sottolineando ancora una volta la sua rilevanza nella cultura moderna.

Unisciti alla Community su WhatsApp!

Non perderti le anticipazioni, i gossip e le news esclusive sulle tue serie turche preferite. Entra nella nostra community ufficiale e scopri tutto prima degli altri.

Entra nella Community