Euphoria 3 girata in VistaVision da Sam Levinson come omaggio a Paul Thomas Anderson

Ritorno del VistaVision nel panorama cinematografico

La prossima stagione della serie HBO, prevista per la primavera del 2026, si distingue non solo per la sua trama ma anche per la scelta tecnica che ha coinvolto l’intero progetto. Questa stagione è stata realizzata utilizzando il formato VistaVision, una decisione che sottolinea l’influenza di nuove tendenze nel settore cinematografico di Hollywood.

Sam Levinson, il regista di Euphoria, ha adottato questo particolare formato per registrare la terza stagione della serie. Il VistaVision, che ha cominciato a riemergere recentemente grazie a opere come The Brutalist e Una battaglia dopo l’altra, rappresenta un’innovazione visiva che merita attenzione. Questo formato ha un ampio utilizzo, ma non è privo di sfide, in quanto le macchine da presa necessarie sono ingombranti e possono complicare notevolmente le riprese, specialmente per una produzione con scadenze settimanali.

La rinascita del formato VistaVision

Il formato VistaVision ha vissuto un ritorno significativo, dopo un periodo di oltre sessanta anni di inattività. La sua resurrezione è stata segnata dalla lavorazione di The Brutalist, portando alla luce una modalità di registrazione mai più utilizzata dall’uscita di I due volti della vendetta nel 1961. Questo ritorno sottolinea l’interesse crescente dei cineasti nel ricercare una qualità visiva superiore. La combinazione di retro e innovazione sembra attrarre i registi contemporanei, contribuendo a un’era di ristampa creativa nel settore cinematografico.

Yorgos Lanthimos è stato uno dei pionieri in questa rinascita, girando scene di Povere Creature! in VistaVision, sebbene all’epoca pochi ne abbiano notato l’importanza. Tuttavia, è realmente il film The Brutalist ad aver impulsato questa nuova tendenza, stabilendo un precedente che ha invogliato altri registi a seguire il suo esempio.

Un nuovo capitolo per Euphoria

Alla luce di queste evoluzioni tecniche, il tono della nuova stagione di Euphoria promette di essere intrigante e provocatorio. Sam Levinson ha descritto la nuova stagione come un “film noir” contemporaneo, che esplorerà la vita di Rue e le sue lotte morali in un mondo pieno di complessità e disillusione. Con otto episodi in programma, come nelle precedenti edizioni, gli spettatori possono aspettarsi una narrazione densa e riflessiva.

Levinson ha affermato che la stagione metterà in discussione il significato di avere principi all’interno di un contesto fortemente corrotto. Zendaya, non solo protagonista ma anche produttrice esecutiva, giocherà un ruolo più attivo dirigendo uno degli episodi, dimostrando così il suo crescente coinvolgimento nell’evoluzione della serie. Questo sviluppo creativo potrebbe rappresentare un cambio di passo nella narrazione, spingendo verso una maggiore introspezione e approfondimento dei personaggi.

Le caratteristiche distintive del VistaVision

Il VistaVision non è semplicemente un’antica tecnologia cinematografica; si tratta di un formato widescreen da 35 mm girato orizzontalmente, capace di catturare il doppio dell’area negativa rispetto ai formati tradizionali. Questo approccio consente di offrire immagini con una chiarezza e una profondità ineguagliabili, caratteristiche che molti cineasti ricercano. I registi contemporanei sono attratti dalla promessa delle macchine da presa VistaVision di fornire una precisione visiva e una grana luminosa che i formati digitali attuali spesso non riescono a replicare.

In effetti, al momento sei film già programmati per l’uscita tra il 2025 e il 2026 sono stati girati con tecnologia VistaVision, diretti da noti cineasti come Greta Gerwig, Emerald Fennell, Paul Thomas Anderson, Alejandro González Iñárritu, Yorgos Lanthimos e M. Night Shyamalan. Questo dato evidenzia come il futuro del cinema possa essere influenzato dal desiderio di tornare a pratiche artistiche più tradizionali, unite a innovazioni che potrebbero definire il nuovo standard della cinematografia.