Eternity, il film con Elizabeth Olsen, Miles Teller e Callum Turner: ecco la recensione

Un nuovo sguardo su Eternity

Il film “Eternity”, diretto da DAVID FREYNE, è una commedia romantica che affronta tematiche profonde con un approccio fresco e originale. Presentato come film di apertura del 43° Torino Film Festival, il lungometraggio vede nel suo cast attori di rilievo come ELIZABETH OLSEN, MILES TELLER e CALLUM TURNER. La pellicola arriverà nelle sale cinematografiche a partire dal 4 dicembre.

La trama di un viaggio oltre la vita

Eternity si apre con una scena che mostra una coppia di anziani in viaggio verso un party per rivelare il sesso di un bambino. Sebbene l’argomento del loro litigio non sia fondamentale, serve a introdurre il pubblico ai personaggi di JOAN e LARRY. Chiunque abbia vissuto una lunga relazione potrà riconoscersi nelle dinamiche che caratterizzano il loro rapporto, contraddistinto da momenti di conflitto seguiti da gesti di tenerezza. Questo inizio stabilisce un legame immediato tra gli spettatori e la coppia.

La commedia esplora il tema delle relazioni, evidenziando come esse siano costruite su strati e dinamiche complesse. Gli eventi della vita possono modificare i percorsi amorosi, costringendo le persone ad adattarsi alle nuove circostanze, siano esse positive o negative. Questa complessità diventa centrale quando, dopo oltre sessant’anni di vita insieme, LARRY muore, lasciando JOAN a fare i conti con un vuoto incolmabile.

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Un aldilà imprevedibile

Dopo la sua morte, LARRY si ritrova in un aldilà ben lontano dall’immagine tradizionale di serenità. Qui, viene accolto in una grande stazione di scambio, dove gli viene dato solo un breve lasso di tempo per decidere dove trascorrere l’eternità. I coordinatori dell’aldilà, interpretati in modo esilarante da DA’VINE JOY RANDOLPH e JOHN EARLY, portano una dose di umorismo al racconto, ma per LARRY la vera sfida è affrontare la sua separazione da JOAN.

In questo contesto, si intreccia la storia di LUKE, un altro residente dell’aldilà, che attende da decenni di riunirsi con JOAN, la sua amata, prematuramente scomparsa durante la guerra di Corea. La narrazione mette in luce differenti tipi di amore, uno idealizzato e uno radicato nella quotidianità, creando un contrasto emozionale profondo.

Scelte e dilemmi in un contesto unico

Eternity presenta JOAN di fronte a una scelta impossibile, immersa in un’atmosfera che richiama le leggerezze delle commedie classiche. Il film fa riferimento a opere di grandi autori come BILLY WILDER ed ERNST LUBITSCH, che riuscivano a trattare tematiche profonde con un tocco di umorismo fine. La sceneggiatura di PATRICK CUNNANE, già nota per essere tra le più interessanti della Black List di Hollywood, riporta alla ribalta un cinema capace di divertire e far riflettere allo stesso tempo.

Le performance di ELIZABETH OLSEN, MILES TELLER e CALLUM TURNER sono fondamentali per la riuscita del film. Gli attori riescono a passare con disinvoltura attraverso diverse emozioni, dal romanticismo alla rabbia, mantenendo sempre una forte credibilità. La loro abilità di esprimere sentimenti contrastanti consente al pubblico di immergersi nella complessità delle relazioni presenti nel film.

Un’analisi visiva e narrativa

Dal punto di vista visivo, FREYNE ha scelto un approccio artigianale che rende giustizia alla narrazione. Le diverse aree all’interno della stazione di scambio, unite all’Archivio, uno spazio che permette ai personaggi di rivivere momenti chiave della loro vita, conferiscono a Eternity un’atmosfera calda e avvolgente, pur rimanendo fittizia. Questa scelta stilistica rende la pellicola unica nel suo genere.

Tuttavia, la prevedibilità di alcuni sviluppi narrativi potrebbe rappresentare una limitazione. FREYNE evita scelte audaci e non esplora in profondità i molteplici mondi in cui le anime possono transitare, perdendo così opportunità di arricchire l’esperienza visiva. Ciò nonostante, il fulcro della pellicola rimane la riflessione su memoria, identità e amore, offrendo spunti di introspezione significativi.

Il messaggio di Eternity

La decisione di JOAN non rappresenta soltanto un atto d’amore, ma anche un’importante affermazione della sua identità personale. L’eternità, per definizione, trascende il tempo, e la sua scelta implica una profonda considerazione del proprio io. JOAN deve porsi al centro della sua esistenza per comprendere cosa desideri davvero. Questo messaggio, pur presentandosi sotto forma di una commedia romantica, offre un insegnamento prezioso sul valore dell’autenticità e sulla ricerca della propria felicità.

Eternity riesce così a combinare elementi di commedia, dramma e riflessione filosofica, fornendo un’esperienza cinematografica che invita a esaminare le relazioni e il senso della vita oltre il confine della morte.

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