Emanuela Folliero racconta la sua esperienza con un farmaco alla codeina e la truffa alla madre

Emanuela Folliero ha recentemente condiviso una preoccupante esperienza che ha coinvolto sua madre, Carla, durante una puntata del programma “Storie al bivio”, condotto da Monica Setta. Nei racconti fatti sabato 8 novembre su Rai 2, la celebre conduttrice ha rivelato come sua madre sia stata vittima di un tentativo di truffa, un episodio che mette in luce i rischi a cui sono esposti gli anziani.

Una truffa sventata grazie all’intervento tempestivo

Emanuela ha spiegato che sua madre, all’età di 97 anni, ha ricevuto una telefonata presso la propria abitazione, in cui sconosciuti la informavano di un incidente che coinvolgeva la figlia e richiedevano denaro per risolvere la situazione. Questa chiamata è arrivata dopo un recente ricovero in ospedale di Emanuela, dovuto a una reazione allergica alla codeina, il che ha reso il racconto dell’incidente particolarmente credibile. Fortunatamente, la Folliero ha agito prontamente, contattando i carabinieri mentre era a Roma per registrare il programma.

Grazie alla segnalazione, le forze dell’ordine sono intervenute rapidamente, raggiungendo la madre a Milano prima che potesse cadere nella trappola dei malfattori. Emanuela ha sottolineato l’importanza di un intervento veloce in situazioni del genere, evidenziando quanto sia comune la vulnerabilità degli anziani, specialmente di quelli che vivono soli e privi di supporto familiare.

Emanuela Folliero racconta la sua esperienza con un farmaco alla codeina e la truffa alla madre

La difficile esperienza medica di Emanuela

Durante la stessa puntata, Emanuela ha anche raccontato un’altra disavventura che l’ha colpita recentemente. Ha descritto un episodio in cui ha temuto per la propria vita a causa di un forte mal di testa. Non essendo a conoscenza della sua allergia alla codeina, ha assunto un farmaco che ha amplificato il suo disagio. Questo evento critico l’ha costretta a una corsa al pronto soccorso, dove i medici hanno immediatamente effettuato esami per escludere complicazioni gravi, come un possibile infarto.

Il senso di terrore e ansia ha accompagnato la Folliero durante quelle ore di attesa, ma fortunatamente la diagnosi finale ha rivelato che non si trattava di una condizione grave. I successivi accertamenti e la cura medica hanno permesso a Emanuela di tirare un respiro di sollievo, consapevole però del fragile confine tra la salute e il rischio, soprattutto in circostanze così impreviste.

Emanuela Folliero, con la sua esperienza, richiama l’attenzione sulla necessità di maggiore sensibilizzazione riguardo ai temi delle truffe ai danni degli anziani e dell’importanza di una corretta informazione sulle allergie e sui farmaci. La sua vicenda personale non è solo un racconto di paura, ma anche un’opportunità per riflettere su come proteggere i più vulnerabili in situazioni di rischio.

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