Eddie Murphy affronta la cancel culture e svela di non temere di essere cancellato dopo 50 anni

La visione di Eddie Murphy sulla cancel culture

Negli ultimi anni, il tema della cancel culture ha sollevato dibattiti accesi nel mondo dello spettacolo e della comicità. Tuttavia, la star di Beverly Hills Cop, Eddie Murphy, non sembra essere preoccupato per il suo futuro professionale a causa di questo fenomeno. In un’intervista recente con The Hollywood Reporter, l’attore ha condiviso le sue riflessioni su come percepisce la questione, rivelando una posizione decisamente tranquilla.

Durante la conversazione, Murphy ha messo in discussione l’idea che la cancel culture abbia effettivamente avuto un impatto significativo sui comici. Ha affermato: “Non riesco a pensare a un comico che abbia detto una battuta che lo abbia fatto cancellare”. Con queste parole, l’attore suggerisce che l’allarmismo attorno a questo tema possa essere esagerato, sottolineando che, a suo avviso, i comici continuano a esprimersi liberamente nei circoli e nei club.

Eddie Murphy ha anche aggiunto: “Se vai nei club, i comici si esprimono in maniera più folle che mai. Dicono qualsiasi cavolata vogliano dire”. Questa affermazione riflette la sua convinzione che, nonostante la pressione sociale su determinati temi, gli artisti continuino a trovare spazi per esprimere le proprie opinioni senza timore di essere ostracizzati.

Eddie Murphy affronta la cancel culture e svela di non temere di essere cancellato dopo 50 anni

Le nuove generazioni e il loro approccio

L’attore ha incluso nella discussione anche le nuove generazioni, suggerendo che molti giovani siano meno influenzati dalla paura di essere “cancellati”. Secondo Murphy, esiste una “generazione che sta crescendo ora che è ribelle riguardo a tutta quella cosa chiamata cancel culture”. Egli ritiene che sia importante lasciare che le cose seguano il loro corso naturale, dichiarando: “Se mai lo facessi di nuovo, direi ciò che voglio dire e farei qualunque cosa voglio fare”. A 64 anni e dopo 50 anni di carriera, Murphy non sembra preoccuparsi delle conseguenze delle sue parole.

Questo approccio audace si riflette nel percorso di vita di Eddie Murphy, che ha costruito la sua carriera sfidando convenzioni e affrontando tematiche delicate con umorismo. La sua esperienza personale lo porta a non vedere la cancel culture come un deterrente, ma piuttosto come un periodo di riflessione per il pubblico e gli artisti stessi.

Il nuovo documentario e il ritorno alla stand-up comedy

In questo periodo, Eddie Murphy è impegnato nella promozione del suo documentario Netflix intitolato Being Eddie, un’opera che esplora il suo lungo viaggio nel mondo della comicità. Il film ripercorre i momenti salienti della sua carriera, dai suoi inizi come giovane comico a stand-up comedian fino a diventare una celebrità di Hollywood, con ruoli indimenticabili in film come Beverly Hills Cop, Norbit e Il principe cerca moglie.

Nell’intervista, l’attore ha lasciato aperta la possibilità di un ritorno alla stand-up comedy, un settore che lo ha reso famoso in gioventù, grazie anche al suo lavoro in Saturday Night Live. Ha dichiarato: “Sono aperto all’idea di fare di nuovo stand-up”. Murphy ha sottolineato che il divertimento è fondamentale per lui, per cui se proverà nuovamente quella sensazione di entusiasmo, non esiterà a tornare sul palco per fare ciò che ama di più.

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