Daniel Craig parla del suo cameo in Star Wars svelando dettagli sul costume ingombrante

Il cameo segreto di Daniel Craig in Star Wars

Dieci anni dopo il debutto di Star Wars: Il Risveglio della Forza, l’attore DANIEL CRAIG condivide i dettagli del suo cameo come stormtrooper, rivelando un’esperienza tanto divertente quanto scomoda. Crai racconta la sua partecipazione a una delle scene iconiche del film, sottolineando la difficoltà fisica legata all’indossare l’armatura. La sua testimonianza offre uno spaccato interessante su come anche i momenti più brevi nel cinema possano essere memorabili ed impegnativi.

Quando il film uscì nel 2015, pochi erano a conoscenza che sotto l’armatura di uno degli stormtrooper si trovasse un attore di fama come CRAIG. Oggi, a distanza di un decennio, l’attore racconta l’universo dietro quel cameo, evidenziando la combinazione di divertimento e disagio che ha vissuto. La sua apparizione è diventata parte integrante della saga, non solo per il ruolo stesso, ma anche per le storie che circondano la sua realizzazione.

Il processo di inserimento nel film

L’inclusione di DANIEL CRAIG nel film non fu un evento pubblicizzato prima della sua uscita. Mentre era impegnato nelle riprese di Spectre, l’attore chiese a BEN DIXON, assistente alla regia e coinvolto in entrambi i progetti, se potesse partecipare a una scena della nuova trilogia di Star Wars. J.J. ABRAMS accolse la proposta con entusiasmo, vedendola come un omaggio divertente e cinefilo.

Daniel Craig parla del suo cameo in Star Wars svelando dettagli sul costume ingombrante

Craig interpreta lo stormtrooper che sorveglia REY, interpretata da DAISY RIDLEY, su STARKILLER BASE. Nella scena, la giovane protagonista utilizza i poteri Jedi per liberarsi, e il pubblico iniziò a notare un comportamento strano da parte dello stormtrooper. Tuttavia, solo dopo la proiezione del film il pubblico scoprì che quell’uomo armato era in realtà un volto noto del cinema.

Le sfide di indossare l’armatura

Durante un’intervista su SIRIUS XM, CRAIG ha spiegato che, sebbene fosse felice di far parte della saga di Star Wars, l’esperienza di indossare l’armatura non era affatto comoda. L’armatura, già utilizzata da molti stuntman, non offriva il miglior comfort possibile e, con ironia, ha commentato che l’abbigliamento non avesse esattamente un buon odore.

Uno dei principali problemi riscontrati riguardava le maniche troppo lunghe e rigide, che limitavano notevolmente i movimenti delle mani dell’attore. Craig ha descritto come, a causa di questo inconveniente, non fosse in grado di sentire il pollice per una settimana. Questo dettaglio ci fa riflettere su quanto sia complesso e sfidante il lavoro sul set, anche per le star di Hollywood.

Un cameo che ha lasciato il segno

Nonostante il disagio, DANIEL CRAIG è orgoglioso di aver partecipato alla saga di Star Wars, consapevole di aver contribuito, anche se per pochi istanti, a un pezzo della storia del cinema. Questo cameo ha creato una curiosa connessione con la sua carriera, in particolare con RIAN JOHNSON, che stava scrivendo Gli Ultimi Jedi mentre visionava i girati de Il Risveglio della Forza.

Un aneddoto affascinante riguarda come JOHNSON, visionando le riprese, si sia chiesto chi fosse quell’attore che interpretava lo stormtrooper, notando il suo lavoro sul set. La scena ha anche una rilevanza narrativa, poiché è proprio il soldato di CRAIG su cui REY esercita il suo primo controllo mentale da Jedi. Un dettaglio che aggiunge profondità al racconto e colloca il cameo di CRAIG come una parte significativa della mitologia di Star Wars.

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