Da Romanzo Criminale a Il Mostro, il character drama domina la serialità italiana

La narrativa italiana tra cinema e televisione

Il mondo della televisione italiana si fonda essenzialmente sui suoi personaggi. Le fortune e le disavventure degli spettacoli trasmessi sul piccolo schermo sono sempre state influenzate da questi protagonisti, che rappresentano il cuore pulsante delle storie narrate. Questa relazione tra personaggi e successo è stata oggetto di numerosi studi e analisi nel corso degli anni, producendo un’ampia letteratura accademica e opere non fiction che esplorano il rapporto tra il formato televisivo e quello cinematografico. Malgrado le varie correnti di pensiero e i dibattiti suscitati, ciò che rimane costante è la funzione fondamentale della narrazione. A partire dagli ultimi anni del secolo scorso, ci si è concentrati nello studio approfondito dei personaggi, iniziando a comprendere l’importanza di questo aspetto nella costruzione delle storie televisive. Un punto di svolta significativo si può individuare con la creazione di Tony Soprano, simbolo che ha segnato una grande evoluzione nel panorama delle serie.

Il potere del character drama

Il termine “character drama” designa un tipo di narrazione che si rivela estremamente efficace e versatile, capace di adattarsi a qualsiasi genere pur mantenendo un dialogo costante con il presente. Durante eventi dedicati alla discussione di tematiche legate allo spettacolo, esperti del settore hanno frequentemente sottolineato l’importanza di questa forma narrativa, che in Italia è diventata un vero e proprio punto di riferimento per la creazione di show televisivi. Un esempio attuale di questa tendenza è rappresentato dalla nuova serie Netflix “Il Mostro”, diretta da Stefano Sollima, che promette di seguire questa linea narrativa.

Il successo di Romanzo Criminale e il suo impatto

Inizia tutto con “Romanzo Criminale”, che si erge a simbolo dell’industria televisiva italiana nel nuovo millennio e continua a essere considerata una delle opere più significative. Questa serie trae origine dall’omonimo film diretto da Michele Placido e si basa su un testo scritto da Bonini e De Cataldo. La forza di “Romanzo Criminale” risiede nella capacità di riprendere gli elementi chiave del film, dando vita a una narrazione focalizzata sulla crescita e sull’evoluzione dei personaggi, ispirati dalla celebre Banda della Magliana. L’approccio adottato dalla serie si distingue per il tentativo di esplorare lo sguardo intimo di ciascun protagonista, creando una cornice narrativa che ne esalta le caratteristiche e le dinamiche interpersonali.

Da Romanzo Criminale a Il Mostro, il character drama domina la serialità italiana

Un’eredità duratura: Gomorra e il suo successo internazionale

Il lascito di “Romanzo Criminale” ha preparato il terreno per il fenomeno “Gomorra”, un’altra pietra miliare della televisione italiana, che ha ottenuto un’accoglienza calorosa sia a livello nazionale che internazionale. Basata sul lavoro di Matteo Garrone, la serie ha mostrato la propria efficacia a livello globale, confermando l’importanza del character drama e consolidando ulteriormente il ruolo centrale dei personaggi. La loro evoluzione, le citazioni iconiche e le situazioni memorabili sono diventati parte dell’immaginario collettivo, generando anche nuovi contenuti e tendenze online. La serie ha dimostrato come un’intensa caratterizzazione possa alimentare la creatività degli spettatori e fungere da stimolo per la continuazione delle storie raccontate.

L’importanza del passaggio tra media

Un aspetto affascinante del successivo sviluppo di “Gomorra” è stato il suo salto dal piccolo al grande schermo, culminato nell’uscita di “L’Immortale”. Questo movimento ha aperto la strada a nuove narrazioni senza compromettere l’integrità della storia originale. Le serie prequel, come “Gomorra – Le origini”, in programma per il 2026, dimostrano come l’universo narrativo possa espandersi e arricchirsi senza perdere il focus sui personaggi cardine. La capacità di questi protagonisti di guidare la trama e di adattarsi a contesti diversi li rende fondamentali per il successo di qualsiasi produzione.

Le sfide del character drama in Italia

Un altro aspetto da considerare è come il character drama riesca a definire le produzioni italiane, influenzando sia i successi che i fallimenti. Recentemente, titoli come “M – Il figlio del secolo”, “L’arte della gioia” e “Hanno ucciso l’Uomo Ragno” hanno dimostrato la validità della formula, mentre altri progetti come “Romulus – La serie” e “ACAB – La serie” hanno evidenziato come non tutte le opere raggiungano gli obiettivi sperati, nonostante la qualità della realizzazione. Questo panorama conferma che il personaggio rimane il fulcro della narrazione, una realtà da rispettare e coltivare per garantire il successo nelle produzioni future.

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