Clizia Incorvaia assolta, la sentenza del tribunale di Roma
Il tribunale di Roma ha emesso una sentenza di assoluzione nei confronti di Clizia Incorvaia. L’influencer era stata accusata dall’ex marito Francesco Sarcina per aver condiviso sui social alcune foto della loro figlia minorenne senza il suo consenso. La denuncia aveva portato a un rinvio a giudizio, ma ora la giustizia ha stabilito che il fatto non configura reato. Secondo quanto riportato, il giudice avrà 90 giorni per pubblicare le motivazioni della decisione presa in aula. Nel frattempo, Clizia ha voluto esprimere il suo sollievo attraverso i social, rivelando di avere finalmente trovato pace dopo un periodo di tensione legale.
Malgrado l’assoluzione, la situazione legale tra le due parti non è chiusa. I legali di Sarcina evidenziano che rimangono questioni aperte sul versante civile riguardanti la pubblicazione delle immagini della figlia. In pratica, Clizia potrebbe continuare a trovarsi di fronte a problematiche legate alla divulgazione della vita privata della bambina online, nonostante il verdetto del tribunale penale.
Le reazioni di Clizia e l’eco sui social media
Dopo la sentenza, Clizia Incorvaia ha condiviso un post su Instagram dove ha riflettuto sull’importanza del silenzio e della riservatezza. Ha sottolineato come certe dinamiche quotidiane possano essere utilizzate strumentalmente da chi tiene a far prevalere il proprio ego, persino a discapito dei propri figli. Le sue parole sembrano alludere chiaramente alla sua relazione con Sarcina, da cui ha preso le distanze anche emotivamente. Clizia ha affermato di voler continuare a vivere con gratitudine e serenità, e di sapere di aver agito con responsabilità.
La parte finale del messaggio di Clizia riconosce il valore della giustizia e della verità. Con questo approccio, l’influencer intende affermare la propria posizione e tranquillizzare i suoi follower sulla sua integrità personale e professionale, nonostante le avversità legali vissute.
Le opinioni dell’avvocato di Francesco Sarcina
Maria Paola Marra, legale di Francesco Sarcina, ha espresso il suo sconcerto riguardo alla sentenza di assoluzione. Ha messo in discussione la logica dietro la decisione, sottolineando come la procura, dopo due anni di indagini, avesse inizialmente richiesto il rinvio a giudizio di Clizia, per poi chiedere il proscioglimento alle udienze. Questo cambio di rotta ha sorpreso la legale, che ora attende con interesse le motivazioni ufficiali della sentenza per comprendere come i fatti accertati non siano stati ritenuti penalmente rilevanti.
Marra ha inoltre ricordato che esiste un provvedimento civile che vieta a Clizia di pubblicare foto della figlia sui social media, affermando che il comportamento della sua assistita in tal senso è stato considerato illegittimo. Questo aspetto evidenzia come la questione non possa essere completamente archiviata, rendendo la situazione ancora precaria e potenzialmente fonte di ulteriori conflitti legali.
Un contesto complesso: la denuncia di Sarcina
La controversia era esplosa in seguito alla denuncia presentata da Francesco Sarcina, il quale aveva accusato Clizia di violare accordi presi al momento della separazione riguardanti la privacy della loro figlia Nina, di nove anni. Il frontman de Le Vibrazioni aveva menzionato più episodi in cui la ex moglie avrebbe utilizzato immagini della bambina per sponsorizzare marchi, cosa ritenuta inaccettabile. Sarcina aveva allegato anche comunicazioni scambiate con Clizia, cercando di dimostrare che la pubblicazione dei contenuti era avvenuta senza il necessario consenso.
Questo caso ha attirato l’attenzione non solo per le implicazioni legali ma anche per il forte impatto mediatico che ha avuto. L’argomento della privacy dei minori, soprattutto in un contesto sociale in cui le figure pubbliche sono costantemente sotto osservazione, si è rivelato delicato, sollevando interrogativi su quali siano i limiti nell’esporre i propri figli al mondo digitale. La vicenda continua a tenere banco, con gli sviluppi futuri che promettono di essere altrettanto interessanti.
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