Chi l’ha visto? Ritorna sul mistero di Garlasco e svela nuovi dettagli sul delitto di Villa Pamphilj

La Sera di Misteri a “Chi l’ha visto?”

Nella puntata di questa sera di “Chi l’ha visto?”, il caso Garlasco è tornato al centro dell’attenzione, svelando particolari inediti riguardanti la villetta Poggi la mattina del delitto. La trasmissione ha dedicato ampio respiro anche al tragico duplice omicidio avvenuto a Villa Pamphilj, proponendo un’intervista toccante ai genitori di Anastasia Trofimova, vittima insieme alla figlia. Durante la serata, sono stati offerti aggiornamenti su altri casi irrisolti.

Indizi Nascosti nella Villetta

Il programma condotto da Federica Sciarelli ha esaminato alcune discrepanze emerse all’interno della saletta tv della casa Poggi, dove si è consumato il crimine. Le riprese d’archivio mostrano tre sedie disposte in modo anomalo davanti alla televisione, con una pausa su uno schermo che sembra appartenere a un videogioco, mentre ai piedi dell’apparecchio giace una console PlayStation.

Un esperto invitato ha analizzato le immagini, rivelando che la PlayStation era spenta, mentre una seconda console, un GameCube, sembrava attiva. Ci si domanda: chi stava realmente giocando in quel momento cruciale in cui il reato è stato perpetrato?

Chi l’ha visto? Ritorna sul mistero di Garlasco e svela nuovi dettagli sul delitto di Villa Pamphilj

Testimonianze e Contraddizioni

Intervenuto in diretta, il colonnello Gennaro Cassese della compagnia Carabinieri di Vigevano, uno dei primi ad arrivare sulla scena dopo la chiamata di Alberto Stasi, ha commentato un video del 2007. In questo filmato, Stasi sostiene di non aver mai messo piede nella villetta dopo l’arrivo delle forze dell’ordine.

Questa registrazione ha suscitato molte controversie, poiché Paola Cappa, sorella della vittima, ha dichiarato in messaggi vocali trasmessi da “Le Iene” che quell’incontro sarebbe stato orchestrato dai carabinieri per incastrare l’ex fidanzato. Ulteriori dettagli emergono da una telefonata fatta da Stasi al 118; secondo Cassese, i rumori udibili suggeriscono che la chiamata sia stata effettuata solo dopo che lui era già tornato in caserma, contrariamente a quanto affermato.

Un Viaggio nel Dolore

Uno dei momenti più toccanti della puntata ha avuto luogo a Villa Pamphilj, dove gli inviati hanno guidato i genitori di Anastasia Trofimova nel luogo in cui erano state brutalmente uccise lei e sua figlia Andromeda dal marito Francis Kaufmann. I familiari hanno avuto l’opportunità di incontrare alcuni residenti che ricordavano bene madre e figlia, consapevoli delle difficoltà che affrontavano prima del tragico evento. Questo incontro ha evidenziato il profondo legame umano segnato dalla comune sofferenza per una tragedia evitabile, ma consumatasi senza un intervento efficace.

L’intervista ai signori Trofimova dipinge un ritratto vivido della vittima: una giovane laureata, project manager in una società edile a Mosca; tutto ciò si stravolse durante una vacanza studio a Malta, quando conobbe Kaufmann. Da quel punto in poi, Anastasia ha vissuto un periodo di isolamento forzato dai suoi cari, privandola di documenti personali e telefono per impedire qualsiasi contatto con la famiglia.

Casi Irresolti e Ricerche Recenti

La puntata non si è limitata alle vicende già menzionate, ma ha esplorato anche altri misteri irrisolti emersi nelle ultime settimane. Tra questi, il caso di Clara Rossignoli, scomparsa il 9 aprile scorso, con la procura veronese che ha accusato alcuni familiari, tra cui il nipote Mattia e l’ex compagna Erica, per omicidio volontario aggravato dall’occultamento del corpo, nonostante entrambi negano ogni implicazione.

Un’altra storia seguita riguarda Gennaro Ragazzo, un aspirante cuoco scomparso in direzione dell’Inghilterra. Grazie alle ricerche di “Chi l’ha visto?”, è stato rintracciato a Londra, vivendo in condizioni precarie tra i senzatetto. Sua madre Maria Rosaria esprime una profonda disperazione, incapace di comprendere come suo figlio abbia intrapreso un cammino così drammatico.

Infine, è stata dedicata attenzione alla morte sospetta dello stilista Luca Canfora, ritrovato privo di vita sull’isola di Capri durante le riprese di un film, inizialmente catalogata come suicidio, ora riaperta dagli investigatori per possibili indizi di omicidio.

Come fan accanita di “Chi l’ha visto?”, non posso fare a meno di sentirmi coinvolta in queste storie di angoscia e giustizia. La ricostruzione dei fatti e i dettagli che emergono ci fanno riflettere su quanto possa essere intricata la natura umana, ma mi chiedo: quanto davvero possiamo fidarci delle versioni ufficiali? E quanto è importante continuare a cercare la verità, nonostante le difficoltà? Confrontiamoci nei commenti!


Tutte le nostre news anche su Google News: clicca su SEGUICI, e poi sul pulsante con la stella!
SEGUICI