Can Yaman: un nuovo inizio oltre i pettorali, scopri il suo sorprendente percorso nel 2023

La miniserie “Il Turco”, trasmessa su Mediaset, ha ricevuto un’accoglienza tiepida dal pubblico, ma ha segnato un importante passo avanti nella carriera dell’attore turco Can Yaman, suggerendo l’inizio di un percorso artistico più maturo.

Un progetto ambizioso, ma con risultati deludenti

Nonostante il costo elevato di 28 milioni di euro e l’intento di consacrare Yaman come protagonista di importanti produzioni internazionali, “Il Turco” ha deluso in termini di ascolti a solo una settimana dalla fine della sua messa in onda. Tuttavia, questa esperienza non deve essere vista come un fallimento, ma piuttosto come un’opportunità per la crescita professionale dell’attore.

Superare le aspettative

Allontanandosi dai ruoli romantici che lo hanno reso celebre, Yaman ha interpretato un personaggio complesso, dimostrando una sorprendente capacità di affrontare toni drammatici e sfumature emotive. Questa nuova veste potrebbe rivelarsi fondamentale per il suo sviluppo artistico.

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Le difficoltà di ascolto

Tuttavia, “Il Turco” non è riuscito a brillare come evento televisivo, principalmente a causa di una serie di scelte strategiche poco fortunate da parte di Mediaset. Tra queste, una promozione insufficiente, un palinsesto poco efficace e un debutto concentrato in sole due serate durante una settimana lavorativa, fattori che hanno contribuito a una visibilità ridotta.

Confronto sfavorevole

In aggiunta, la serie ha dovuto affrontare una competizione diretta con “Fuochi d’artificio”, una fiction Rai di successo che ha ottenuto punte di share del 17%, mentre “Il Turco” si è fermato all’11,3%. Questo confronto ha ulteriormente sottolineato le difficoltà di lancio della serie.

Una performance da lodare

Un aspetto positivo è stato senza dubbio l’interpretazione di Can Yaman nel ruolo di Hasan Balaban, un giannizzero ottomano. La sua abilità drammatica ha reso credibile un personaggio tormentato da conflitti interiori legati alla guerra, alla fede e all’identità.

Doppiaggio e recitazione

Sebbene Yaman parli un italiano fluente, il suo accento non si adattava perfettamente a un ruolo epico come quello di Balaban. Tuttavia, la voce di Daniele Giuliani, suo doppiatore ufficiale, ha saputo conferire autenticità al personaggio. D’altro canto, la performance di Greta Ferro, pur riconosciuta in altri contesti, ha deluso, anche a causa di un autodoppiaggio che ha compromesso il risultato finale.

Prospettive future

“Il Turco” rappresenta solo un punto di partenza per Can Yaman, che avrà l’opportunità di cimentarsi in un nuovo ed entusiasmante progetto: il reboot di “Sandokan”. Questo ambizioso kolossal, previsto per l’autunno 2025 e prodotto da Lux Vide per Rai Fiction, coinvolgerà un cast internazionale e un investimento significativo. Qui Yaman interpreterà un’icona affiancato da attori di spicco.

Una nuova era per Yaman

Con il prossimo progetto, la Rai sembra voler adottare una strategia di promozione assai più efficace rispetto a quella di “Il Turco”. Se il nuovo show avrà successo, sarà anche merito del percorso di credibilità intrapreso da Yaman con la sua prima prova drammatica. Il tempo dirà se il pubblico apprezzerà questa evoluzione, ma intanto, l’attore ha dimostrato di saper andare oltre i ruoli superficiali, aprendo la strada a una carriera più articolata e significativa.


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