E’ con grande dispiacere che si annuncia la scomparsa di Brigitte Bardot, una delle icone del cinema mondiale, avvenuta all’età di 91 anni nella sua residenza storica a Saint Tropez. La celebre villa, conosciuta come La Madrague, è stata il suo rifugio per oltre sessant’anni e rappresenta un simbolo della sua vita privata e professionale. La notizia è stata diffusa ufficialmente dalla Fondation Brigitte Bardot, organizzazione creata dall’attrice nel 1986 per la difesa degli animali.
La vita a Saint Tropez
Nella dimora di La Madrague, immersa nella macchia mediterranea, Brigitte ha trascorso gli ultimi anni circondata dai suoi amati animali, tra cui gatti, cani e persino capre. La villa ha un’importanza particolare nella cultura pop, non solo per essere il luogo in cui viveva l’attrice, ma anche perché è stata dedicata una canzone nel 1963. In seguito alla sua morte, la fondazione acquisirà il compito di trasformare la casa in un museo dedicato alla sua carriera e al suo legame con il territorio.
Il legame con Saint Tropez è cominciato nel 1955, quando Brigitte Bardot, accompagnata dal marito Roger Vadim, scoprì questo pittoresco villaggio di pescatori, scelto per le riprese del film “Et Dieu créa la femme”. Da quel momento, il piccolo borgo divenne noto a livello internazionale. L’attrice decise di stabilirsi ufficialmente a Saint Tropez nel 1958, dando avvio a una storia d’amore che non si è mai affievolita.
Un amore per il paesaggio
Brigitte si innamorò dell’atmosfera di Saint Tropez così intensamente da definirlo il suo “locus amoenus”. Nel 1958 acquistò una splendida villa rustica situata nella baia des Canoubiers, che affacciava sul mare. La Madrague, il cui nome in francese significa “la tonnara”, è caratterizzata da vegetazione selvaggia, lavanda e pini marittimi, con muri adornati di glicine. La proprietà include una spiaggia privata e un pontile per le imbarcazioni, rendendola un luogo esclusivo per i momenti di relax.
Negli anni, questa residenza è diventata il centro della vita sociale dell’attrice, dove è stata spesso immortalata in compagnia di vari partner e del figlio. Tra i ricordi più suggestivi c’è quello in cui Gunther Sachs, un noto playboy dell’epoca, sorprese Brigitte lanciando rose rosse da un elicottero poco prima del loro matrimonio a Las Vegas, che si concluse tre anni dopo con un divorzio.
L’eredità di Brigitte Bardot
Con la sua scomparsa, La Madrague diventa non solo un luogo di memoria personale, ma anche un simbolo del contributo di Brigitte Bardot alla cultura e alla società francese. La sua influenza ha trasformato Saint Tropez nel fulcro del glamour e del lusso, rendendola meta ambita per celebrità e artisti.
Nel cuore della città, la Place Blanqui ospita una scultura in onore della celebre attrice, riconoscendola come cittadina onoraria. Saint Tropez, che ha anche accolto la richiesta di Bardot di diventare la prima città vegana della Francia, porta avanti un legame indissolubile con la sua figura. La sua storia continuerà a vivere attraverso il museo che verrà dedicato a lei nella villa, incluso il suo riposo eterno, rispecchiando l’amore profondo che ha nutrito per questo angolo di paradiso.
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