Brady Corbet 2023: Se Murnau fosse vivo oggi, l’intelligenza artificiale sarebbe la sua musa ispiratrice

Il Futuro del Cinema e l’Intelligenza Artificiale

In un recente incontro all’Aero Theater di Santa Monica, il regista Brady Corbet ha acceso un dibattito acceso sull’uso dell’intelligenza artificiale nel cinema. Durante una sessione di domande e risposte con il controverso Philippe Grandrieux, Corbet ha esposto la sua posizione favorevole, affermando che gli artisti dovrebbero avere accesso a tutti gli strumenti disponibili, inclusa l’IA.

Le Reazioni al Dibattito

La sala ha reagito in modo mixto. Solo un applauso si è levato tra il pubblico, mentre altri sono rimasti in silenzio, stupiti dalle parole di Corbet. “Murnau avrebbe utilizzato l’IA se fosse stata disponibile ai suoi tempi”, ha dichiarato, scatenando qualche protesta. La sua risposta ha lasciato intendere che la tecnologia è già parte della nostra vita: “È già tra noi”.

Un Argomento Controverso

L’argomento dell’intelligenza artificiale nel mondo cinematografico è sempre più caldo. Molti artisti temono per il proprio futuro lavorativo. Infatti, durante gli scioperi SAG-AFTRA del 2023, l’IA è stata uno dei motivi principali di preoccupazione. Gli attori sentono che la loro arte potrebbe essere minacciata da queste nuove tecnologie.

Brady Corbet 2023: Se Murnau fosse vivo oggi, l’intelligenza artificiale sarebbe la sua musa ispiratrice

Strumenti Evolutivi e Necessità Pratiche

Nonostante le critiche, Corbet sottolinea un punto importante: gli strumenti cinematografici stanno continuando a evolversi. Diverse tecnologie già beneficiano delle capacità di intelligenza artificiale nel processo creativo. Un esempio pratico è l’inserimento dell’ungherese nella trama di The Brutalist. Come dichiarato dal montatore Dávid Jancsó, il suo utilizzo è emerso dalla necessità di rappresentare accuratamente il dialogo di un personaggio. “È una lingua difficile da padroneggiare”, ha spiegato.

La Trama e i Personaggi di The Brutalist

In un segmento cruciale del film, il personaggio interpretato da Brody legge una lettera alla moglie in ungherese. Questo momento, lungo circa due minuti, non è stato alterato in nessun’altra parte della performance dell’attore. È qui che la fusione tra tradizione e innovazione diventa più evidente.

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