Black Phone, Ethan Hawke desidera una trilogia e afferma: vorrei andare all’inferno con Grabber

Il ritorno di Ethan Hawke nel mondo horror

Ethan Hawke, noto attore americano, ha deciso di tornare nel mondo dei sequel con una nuova avventura del franchise Blumhouse, in particolare nel film “Black Phone 2”. Nonostante la sua storica avversione verso i seguiti, Hawke sembra affascinato dall’opportunità di riprendere il suo ruolo di sadico rapitore mascherato. Questo nuovo capitolo si presenta come un’evoluzione della storia originale, promettendo di catturare l’attenzione del pubblico e di espandere la narrativa già avvincente.

Dopo un debutto di successo in patria, il film sembra essere pronto a proseguire su una strada ricca di tensione e mistero. Hawke si è detto entusiasta della possibilità di concludere la trilogia con un terzo capitolo, desideroso di continuare a esplorare la psicologia del suo personaggio e le dinamiche che lo circondano. La direzione creativa di Scott Derrickson ha permesso di trasformare un sequel in un’opportunità per crescere artisticamente e cinematicamente.

La prospettiva di Ethan Hawke sui sequel

Nel corso di un’intervista, Hawke ha rivelato la sua opinione sui sequel, dichiarando che in genere non è un grande fan di queste produzioni. Ha definito i seguiti come spesso motivati da un interesse puramente commerciale delle major, ma ha fatto un’eccezione per “Black Phone 2”. L’attore ha elogiato Derrickson per la sua capacità di rendere il sequel innovativo e ricco di contenuti significativi. Ha descritto il film come un’opera più complessa rispetto al primo, con un budget maggiore e un’evoluzione spirituale chiara all’interno della narrazione.

Hawke ha anche condiviso che non aveva idea di come sarebbe continuata la storia del primo film, tratto da un racconto di Joe Hill. Ricorda di aver ricevuto una chiamata mentre era in attesa di un volo, durante la quale ha intuito la visione unica di Derrickson. Questo ha segnato l’inizio di una collaborazione che promette di espandere ulteriormente l’universo horror di “Black Phone”.

La trama intrigante di Black Phone 2

La trama di “Black Phone 2” inizia nel 1982, quattro anni dopo gli eventi del primo film. Il protagonista, Finney, ha affrontato il suo passato in modi complessi, cercando di superare il trauma subito. Nel frattempo, la sorella minore Gwen inizia ad avere visioni inquietanti, portandola a scoprire un legame sorprendente tra il Grabber e la loro storia familiare. Questa nuova avventura li conduce a Alpine Lake, dove il terrore si riaccende con l’apparizione della terribile figura mascherata.

Il film promette di esplorare non solo il terrore fisico, ma anche le conseguenze emotive e psicologiche delle esperienze traumatiche. Le visioni di Gwen e il ritorno del Grabber dall’oltretomba pongono domande importanti sulla natura del male e sul modo in cui esso influisce sulle vite delle persone. Hawke ha sottolineato l’unicità del sequel, osservando come esso riesca a ribaltare le aspettative del pubblico riguardo al personaggio principale.

Possibilità future e visioni dell’attore

Sebbene inizialmente Hawke non si aspettasse che “Black Phone” diventasse un successo tale da giustificare un sequel, l’accoglienza positiva ha aperto la strada a ulteriori sviluppi. L’attore ha dichiarato di essere pronto a riprendere il suo ruolo se dovesse esserci la necessità di un terzo capitolo. Ha menzionato di aver letto altre sceneggiature di Derrickson, trovando il genere horror particolarmente stimolante e fertile dal punto di vista creativo.

Hawke ha espresso il desiderio di approfondire il suo personaggio, comprendendo meglio cosa lo abbia spinto a diventare un mostro e come influisca sugli altri. La sua ambizione è quella di esplorare le sfumature che rendono il Grabber una figura così inquietante, creando un legame tra il passato del personaggio e le sue azioni nel presente. Questo approccio potrebbe fornire una dimensione ancora più profonda alla trilogia, lasciando il pubblico con domande e riflessioni sull’essenza del male.