Better Call Saul, Bob Odenkirk rivela i fattori che potrebbero ostacolare un revival della serie

Possibile ritorno di Saul Goodman sul piccolo schermo

Negli ultimi giorni, si è tornato a parlare della possibilità di rivedere il noto personaggio di Saul Goodman, interpretato da Bob Odenkirk, in un progetto televisivo futuro. Questo interesse è stato alimentato dalle recenti dichiarazioni dell’attore riguardo alla sua iconica interpretazione nella serie “Breaking Bad” e nel suo prequel “Better Call Saul”. Queste produzioni hanno catturato l’attenzione del pubblico e della critica, rendendo i personaggi molto amati e riconoscibili.

Odenkirk ha discusso le potenzialità di un revival durante un’apparizione alla trasmissione Today. La serie “Better Call Saul”, andata in onda dal 2015 al 2022, ha ricevuto ben 53 nomination agli Emmy e 6 ai Golden Globes, ma non ha mai ottenuto vittorie significative. Questo fatto denota l’alta qualità della scrittura e delle performance, creando aspettative elevate per qualsiasi futuro progetto legato a Saul Goodman.

I vincoli narrativi per un possibile revival

Durante l’intervista, Odenkirk ha messo in evidenza la complessità di riportare il personaggio di Saul sul piccolo schermo. Alla fine di “Better Call Saul”, il protagonista viene condannato a 86 anni di carcere a seguito delle attività criminali intraprese nel corso della serie. Questa situazione rappresenta una significativa barriera narrativa che complica l’idea di un eventuale ritorno del personaggio in nuove avventure.

L’attore ha condiviso con il pubblico l’importanza di Saul Goodman nella sua carriera, affermando: “Quel personaggio ha dato una svolta alla mia vita e ho dato a quella parte più di quanto io abbia fatto con ogni altro ruolo.” Inoltre, ha elogiato i creatori dello show, Vince Gilligan e Peter Gould, sottolineando il loro talento. Se mai dovessero concepire un nuovo progetto ambientato nel medesimo universo, Odenkirk sarebbe aperto a parteciparvi.

Le speranze dei fan e le dichiarazioni di Odenkirk

Nonostante l’entusiasmo dei fan, Odenkirk ha chiarito che il recupero di Saul Goodman in un revival è poco probabile. Ha dichiarato: “Penso che tutti siano passati a progetti molto più fantastici che vedrete presto.” Questo porta a riflettere sulla direzione futura della carriera di Odenkirk e sulle scelte artistiche dei suoi colleghi. La chiusura della storia di Saul, come quella di altri personaggi amati, potrebbe suggerire un desiderio di esplorare nuove narrazioni senza tornare indietro.

Un’altra complicazione emersa dalla discussione riguarda il contesto in cui un eventuale sequel o spin-off potrebbe essere ambientato. Odenkirk ha osservato che, se dovesse esserci un altro show su Saul, è probabile che si svolga all’interno di una prigione, data la sua condanna. Questo scenario potrebbe offrire interessanti possibilità narrative, ma presenta anche delle sfide nel mantenere l’appeal di un personaggio così vivace e dinamico.

Nuove iniziative di Vince Gilligan

Nel frattempo, Vince Gilligan, il creatore di “Breaking Bad” e “Better Call Saul”, sta tornando sul piccolo schermo con un nuovo progetto intitolato “Pluribus”. Sebbene i dettagli sulla trama rimangano avvolti nel mistero, si sa che si tratta di una ‘dramedy sci-fi’ che promette di combinare elementi di vari generi. Questo suggerisce che Gilligan continua ad espandere il proprio repertorio creativo, pur mantenendo uno stretto legame con le sue radici nel dramma televisivo.

I fan dovranno aspettare fino al 7 novembre per vedere i primi due episodi di questa nuova serie, facente parte di una stagione che comprenderà dieci episodi. Questo attesa è indice dell’interesse crescente nei confronti delle opere di Gilligan e della sua capacità di attrarre il pubblico con storie coinvolgenti e ben scritte.