Un cult cyberpunk riemerge dopo decenni
Trent’anni dopo la sua prima apparizione, il film Hackers, con protagonisti ANGELINA JOLIE e JONNY LEE MILLER, ha saputo conquistare una nuova generazione di spettatori. Nonostante all’epoca fosse considerato un flop al botteghino, il titolo ha iniziato a scalare le classifiche di streaming, dimostrando di avere un fascino duraturo nel panorama cinematografico.
Le origini di un successo inaspettato
Quando il film Hackers venne rilasciato nel 1995, nessuno avrebbe potuto prevedere che sarebbe diventato un cult. Diretto da Iain Softley, il thriller cyberpunk non ottenne il consenso del pubblico né della critica, incassando solo 7,5 milioni di dollari a fronte di un budget di 20 milioni. Il suo punteggio su Rotten Tomatoes si fermò a un modesto 34%, con molti critici che giudicavano la sua trama come troppo stilizzata e poco credibile. Tuttavia, il lavoro visivamente audace del regista e il cast emergente, guidato da ANGELINA JOLIE e JONNY LEE MILLER, iniziarono a guadagnarsi l’attenzione nel giro di qualche anno.
Il riscatto del film nel tempo
Negli anni successivi alla sua uscita, Hackers ha trovato una seconda vita grazie a riedizioni su VHS, LaserDisc, DVD e Blu-ray. In particolare, il film ha acquisito popolarità sulla piattaforma di streaming Tubi, dove ha recentemente raggiunto il terzo posto nella classifica americana. Questo cambiamento nel destino del film è stata una testimonianza della sua capacità di attrarre un pubblico fedele, in netta contrapposizione al giudizio critico iniziale. Oggi, il gradimento del pubblico si attesta a un sorprendente 68%, evidenziando come il film abbia saputo costruire un fascino duraturo attraverso la sua estetica cyber, la tensione adolescenziale e il tono ironico rivolto alla tecnologia.
Una trama avvincente nel mondo del hacking
La sceneggiatura, scritta da Rafael Moreu e prodotta da Michael Peyser e Ralph Winter, ruota attorno alla figura di Dade Murphy, un adolescente hacker noto per aver compromesso più di 1.500 computer di Wall Street all’età di 11 anni. Dopo sette anni lontano dalla tastiera, Dade torna in azione e si ritrova coinvolto in un inganno che lo accusa di aver rubato milioni a una multinazionale. A sostenere Dade ci sono la carismatica ANGELINA JOLIE e un gruppo di giovani hacker dotati di talenti straordinari, tra cui MATTHEW LILLARD e JESSE BRADFORD, che contribuiscono a rendere l’esperienza cinematografica unica nel suo genere.
L’estetica visiva che ha segnato un’epoca
Uno degli aspetti distintivi di Hackers è la sua estetica visiva, caratterizzata da luci al neon, schermate di computer stilizzate e sequenze di hacking coreografate. Questo mondo iper-stilizzato, che inizialmente ricevette critiche, viene oggi celebrato come un emblema della cultura digitale degli anni ’90. La combinazione di elementi visivi e narrativi ha contribuito a creare un’atmosfera che risuona ancora oggi, confermando che, a volte, la vera grandezza di un’opera emerge solo col passare del tempo e attraverso l’apprezzamento di nuove generazioni di spettatori.
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