Il nuovo film di Luca Guadagnino con Julia Roberts
Il mondo del cinema continua a sorprendere con le sue nuove produzioni e tra queste spicca il recente lavoro del regista LUCA GUADAGNINO. Il suo ultimo film, che vede come protagonista JULIA ROBERTS, affronta temi complessi e attuali, mettendo in luce le dinamiche relazionali e le sfide delle nuove generazioni. In una calda giornata di fine agosto, GUADAGNINO ha presentato il suo film, intitolato AFTER THE HUNT – DOPO LA CACCIA, nel contesto del Festival di Venezia, mostrando l’intento di esplorare la fragilità umana e le ambizioni personali.
Il regista ha condiviso le sue riflessioni sull’importanza delle relazioni e su come questi legami possano influenzare le scelte dei personaggi. La trama ruota intorno a ALMA, interpretata da ROBERTS, una stimata professoressa di filosofia di Yale. Si trova di fronte a un dilemma morale: difendere o meno la sua studentessa MAGGIE, interpretata da AYO EDEBIRI, vittima di molestie sessuali da parte di un altro docente, HANK, interpretato da ANDREW GARFIELD.
Un’analisi profonda delle relazioni di potere
Nel corso di un incontro stampa ristretto, GUADAGNINO ha spiegato l’intento del suo film: esaminare come il potere influenzi le vite dei personaggi. Ha sottolineato come le ambizioni, talvolta, possano allontanare dalla realtà. I personaggi di AFTER THE HUNT sono imperfetti e complessi, ciascuno alla ricerca della verità. A tal proposito, il regista ha affermato che i conflitti generati dal potere e dalle aspirazioni personali offrono uno spunto interessante per riflettere sulle false ambizioni e sul loro impatto.
Dietro le quinte di AFTER THE HUNT c’è una squadra tecnica di alto livello. La fotografia è curata da MALIK HASSAN SAYEED, mentre le musiche portano la firma di TREN REZNOR e ATTICUS ROSS. La scenografia, progettata da STEFANO BAISI, e i costumi, realizzati da GIULIA PIERSANTI, si integrano perfettamente nella visione stilistica di GUADAGNINO, creando un’atmosfera immersiva.
Il ruolo simbolico del cibo nel film
Un aspetto centrale nella poetica di GUADAGNINO è il cibo, che assume un significato profondo all’interno della narrazione. Il regista ha scherzato sul suo amore per il cinema, affermando che tutto è iniziato con ALFRED HITCHCOCK. Ha citato il famoso regista, il quale una volta dichiarò di voler realizzare un film dalla prospettiva del cibo, utilizzandolo come mezzo per deviare la narrazione. Nel film, MICHAEL STUHLBARG, che interpreta FREDEK, marito di ALMA, usa la cucina non solo come atto d’amore, ma anche come strumento di provocazione politica.
GUADAGNINO ha evidenziato il contrasto tra cibo e relazioni, rivelando che le interazioni nella cucina possono rappresentare sfide e conflitti. Ad esempio, un piatto etiope serve come provocazione nei confronti dell’identità di MAGGIE, dimostrando come il cibo possa essere un veicolo di comunicazione e resistenza.
L’evoluzione dei personaggi e il significato dei costumi
Un altro elemento distintivo del cinema di GUADAGNINO è il modo in cui i costumi contribuiscono alla costruzione dei personaggi. Il regista ha fatto riferimento a HITCHCOCK nell’importanza di ogni dettaglio, sottolineando come il guardaroba possa definire e amplificare l’identità dei personaggi. In AFTER THE HUNT, ALMA indossa abiti monocolore, e MAGGIE cerca di imitarla, mostrando come i costumi possano influenzare la percezione e la connessione tra i personaggi.
GUADAGNINO ha spiegato che la moda gioca un ruolo cruciale nel raccontare storie e dare profondità ai protagonisti. Attraverso i costumi, il pubblico riceve indizi sulla personalità e sulla psicologia dei personaggi, un aspetto fondamentale per creare un’esperienza cinematografica avvincente.
Una riflessione sul cinema e la sua missione
Alla conclusione dell’intervista, GUADAGNINO ha condiviso la sua visione del cinema come un mezzo per esplorare l’umanità. Ha rivelato di essere affascinato dalle persone e dai loro comportamenti, sottolineando che anche le figure più potenti possono mostrare fragilità. Il regista ha evidenziato il potere del cinema di illustrare ciò che è invisibile e rendere accessibile al pubblico una comprensione più profonda della natura umana. Utilizzando riferimenti a maestri come STANLEY KUBRICK, GUADAGNINO ha espresso la convinzione che la scoperta del significato di un film sia parte integrante dell’esperienza dello spettatore.
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