After the Hunt, Luca Guadagnino esplora le lotte di potere e ricerca la tranquillità

Il nuovo lavoro di Luca Guadagnino a Venezia

Luca Guadagnino, regista di fama internazionale, ha recentemente presentato il suo ultimo film intitolato “After the Hunt: Dopo la caccia” nella sezione Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2025. Questo film è già oggetto di dibattito per le sue tematiche complesse e le rappresentazioni dei personaggi, che suscitano riflessioni sulla vita reale rispetto a quanto viene narrato sul grande schermo. La pellicola vede protagonisti volti noti di Hollywood come Julia Roberts, Ayo Edebiri e Andrew Garfield, e si snoda attorno a un triangolo emozionale turbolento che coinvolge due insegnanti di filosofia e una giovane studentessa.

Nonostante il film affronti conflitti e drammi intensi, Guadagnino aspirerebbe a una vita più serena, lontana da tensioni e polemiche. “After the Hunt” esplora un legame problematico tra i personaggi principali, culminante in uno scandalo quando la studentessa accusa il professore di un atto grave di violenza sessuale. La pellicola ha destato critiche per la sua rappresentazione delle figure femminili, spesso discostandosi dai principi del movimento MeToo.

La visione artistica di Guadagnino

Il regista ha condiviso le sue impressioni sulla sceneggiatura scritta da Nora Garrett, rivelando che l’idea centrale che lo ha colpito è quella di una verità soggettiva. Secondo Guadagnino, ogni personaggio detiene la propria verità e il film si propone di esplorare queste narrazioni diverse senza elevare una verità sopra le altre. Le complessità e le sfaccettature delle personalità in gioco sono ciò che rende la storia affascinante, e persino le menzogne possono rivelare una forma di verità intrinseca.

After the Hunt, Luca Guadagnino esplora le lotte di potere e ricerca la tranquillità

La sceneggiatura si ambienta nell’illustre Università di Yale, considerata uno dei centri nevralgici della formazione della futura élite americana. Guadagnino ha colto questa opportunità per arricchire il suo immaginario cinematografico, riflettendo sull’ambizione e sulla ricerca del potere. Egli stesso si pone domande esistenziali riguardo ai suoi desideri personali e sull’importanza della tranquillità rispetto alle ambizioni che talvolta possono diventare un vero tormento.

Un rapporto consolidato con Venezia

Il legame di Guadagnino con la Mostra del Cinema di Venezia è profondo e risale al 1999, anno in cui il suo primo film, “The Protagonists”, venne presentato nella sezione Nuovi Territori. Il regista ha espresso il suo entusiasmo per il lavoro e la sua produttività nel mondo del cinema, sottolineando di sentirsi fortunato ad avere a disposizione collaboratori motivati e appassionati. Guadagnino ha anche ringraziato Amazon MGM per il supporto ricevuto, che gli ha permesso di avere la libertà di esplorare argomenti complessi e di esprimere le sue idee creative.

Il suo approccio alla produzione cinematografica è guidato dall’amore verso i registi e la loro visione artistica. Guadagnino si impegna a fornire assistenza nella raccolta di fondi per garantire loro la libertà di espressione, evidenziando l’importanza di sostenere la narrativa originale e la creatività nel panorama cinematografico contemporaneo.

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