Achille Costacurta: un futuro da contadino in Australia lontano dal peso dei genitori famosi

Achille Costacurta, giovane personalità e figlio d’arte, si è recentemente aperto riguardo alla sua vita e alle esperienze che lo hanno formato nel corso degli anni. La sua intervista offre uno sguardo profondo nel suo universo personale, caratterizzato da sfide, conquiste e la continua ricerca di un equilibrio interiore. Le sue parole riflettono non solo le difficoltà incontrate, ma anche un percorso di crescita che, sebbene travagliato, lo ha portato a una maggiore consapevolezza di sé.

Un infanzia turbolenta e un adolescenza difficile

Fin da piccolo, Achille ha manifestato comportamenti complessi. Ricorda un episodio in particolare, durante un viaggio in auto con il padre, Billy: il giovane Achille, entusiasta e curioso, giocava con le macchinine sul cruscotto e incitava il papà a ignorare semafori e precedenze. Questa scena di vivacità infantile culminò nel suo arrampicarsi sul cofano dell’auto, un segno precoce della sua inclinazione a cercare attenzione e avventure ad alto rischio. Durante il primo anno di liceo, Achille iniziò a fumare hashish ogni giorno, segno di un tentativo di trovare la propria identità e di relazionarsi con i coetanei. La fama dei suoi genitori, pur essendo inizialmente un’attrazione, divenne un peso con il passare del tempo, complicando ulteriormente le sue interazioni sociali. Questo desiderio di emergere si intrecciò con la frustrazione e l’isolamento, facendolo sentire come se la sua persona fosse sempre sotto giudizio.

Le perdite e le conseguenze della dipendenza

Tra le esperienze più dolorose per Achille ci sono state le perdite di amici a causa della droga. Ricorda con tristezza Jonis, un uomo benestante che, nonostante la sua provenienza privilegiata, scelse di vivere una vita dissoluta, culminata tragicamente in overdose. Oltre a Jonis, Achille ha vissuto altre perdite, come quella di Tatiana, fidanzata di un amico, che cadde nel baratro del crack. Questi eventi segnanti hanno avuto un impatto profondo su di lui, spingendolo a riflettere sulla fragilità della vita e sull’influenza devastante delle sostanze. Nonostante le sue esperienze personali con l’abuso, Achille si ritiene fortunato di essere ancora in vita, avendo affrontato momenti in cui ha assunto dosi di sostanze ben più elevate rispetto ai suoi amici che non ce l’hanno fatta.

Un percorso di rinascita e nuove speranze

Il percorso di Achille si è snodato attraverso difficoltà e tentativi di recupero. Ha dovuto confrontarsi con diversi specialisti e affrontare un ricovero in clinica in Svizzera, dove finalmente ha trovato una luce in fondo al tunnel. Qui, ha ricevuto una diagnosi di ADHD, che ha segnato un punto cruciale nella sua vita. Questa nuova consapevolezza gli ha permesso di comprendere meglio le sue sfide interne e ha avviato un processo di guarigione. Durante questi anni, Achille ha effettuato tentativi disperati per porre fine alla sua sofferenza, arrivando a ingerire quantità letali di metadone. Tuttavia, la diagnosi e il supporto ricevuto hanno aperto la strada a una nuova vita, basata sulla gestione delle sue difficoltà e sulla ricerca di strategie per affrontarle.

I sogni futuri e l’impegno personale

Oggi, Achille è determinato a costruire un futuro migliore per sé stesso. Pur ammettendo di fumare ancora sigarette, ha espresso il desiderio di smettere, riconoscendo che il processo di crescita non ha una fine fino a quando si vive. Attualmente, sta completando l’ultimo anno del liceo e ambisce a ottenere la maturità, per poi proseguire con gli studi universitari. Tra le sue aspirazioni c’è anche quella di trasferirsi in Australia e intraprendere un lavoro agricolo, immaginando una vita semplice e gratificante. Il suo sogno è quello di fondare un centro per ragazzi disabili, un modo per restituire alla comunità e affrontare le questioni che gli stanno più a cuore. Attraverso questo progetto e il suo impegno personale, Achille desidera trovare un senso di completezza e realizzazione, chiudendo così un cerchio che è stato lungo e difficile.