Achille Costacurta, figlio della celebre coppia composta da Martina Colombari e Alessandro Costacurta, ha recentemente aperto il cuore ai microfoni di Verissimo. Durante l’intervista con Silvia Toffanin, il giovane ha raccontato senza riserve le difficoltà che ha affrontato nel corso della sua vita, condividendo un percorso difficile ma luminoso di rinascita personale.
Il racconto dell’infanzia di Achille
Achille ha iniziato a narrare la sua infanzia, ricordando momenti felici accanto ai suoi genitori. “Da piccolo, la mia vita sembrava meravigliosa, anche se all’epoca non ne ero completamente consapevole. Mamma e papà erano sempre affettuosi e giocosi,” ha dichiarato. Tuttavia, la tranquillità di quel periodo è stata segnata da un cambiamento profondo dentro di lui. L’esperienza scolastica si è rivelata complicata, culminando nel diniego all’ammissione all’esame di terza media a causa del suo comportamento. Questo evento ha scatenato in lui una forte reazione di ribellione, portandolo a vivere un’adolescenza turbolenta.
A soli tredici anni, ha iniziato a fumare marijuana, un primo passo verso un percorso autodistruttivo. La situazione è degenerata negli anni successivi, portandolo a spacciare e a trovare sé stesso coinvolto in problematiche legali. “A diciannove anni, ho subito un arresto che mi ha condotto a un centro penale minorile a Parma per un lungo periodo,” ha ricordato Achille, confessando che quella fase della sua vita è priva di ricordi positivi.
Le esperienze traumatiche e la disperazione
Durante la sua permanenza a Parma, Achille ha affrontato gravi sfide personali, tra cui sette Tentativi di Suicidio (Tso). “Uno dei miei tentativi più estremi è stato quello di ingerire sette boccette di metadone,” ha rivelato. In quel contesto travagliato, il giovane ha provato a fuggire ripetutamente dalla comunità , trovando rifugio dai suoi amici a Milano. La sua sofferenza lo ha portato a prendere decisioni drastiche, fino al giorno in cui, dopo un coma indotto, si svegliò in ospedale, circondato da tubi e macchinari. “Volevo solo una sigaretta e sono svenuto di nuovo. Ho trascorso un mese in ospedale,” ha aggiunto, evidenziando la gravità della sua situazione emotiva, che lo aveva privato delle normali emozioni.
La svolta nella sua vita è arrivata da una clinica in Svizzera, dove gli è stata diagnosticata l’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività ). Nonostante un viaggio in Colombia, durante il quale ha nuovamente ecceduto con le sostanze, Achille ha trovato finalmente un’opportunità di cambiamento e guarigione.
Il nuovo inizio e i progetti futuri
Oggi Achille è un giovane rinnovato, con una routine quotidiana che include attività fisica e attenzione alla salute mentale. “Mi sento bene, mi sveglio presto e vado in palestra,” ha condiviso. Grazie al trattamento per l’ADHD, ha imparato a gestire le sue emozioni e a controllarsi, affrontando con determinazione i fantasmi del passato. La sua relazione con la madre, Martina, è stata messa alla prova, ma ora entrambi guardano avanti.
Achille ha confessato quanto sia stato difficile per lui e per la sua famiglia affrontare i momenti bui. “Oggi sono pulito e non uso sostanze. Ho capito l’importanza del tempo e della pazienza,” ha detto, mentre si prepara a intraprendere un viaggio avventuroso in Australia e India con il suo amico Marco.
Con un futuro luminoso davanti a sé, Achille ha ambizioni chiare. Desidera aprire un centro per ragazzi con disabilità e iscriversi a pedagogia all’università . È fiducioso che questo nuovo capitolo della sua vita sarà ricco di opportunità e crescita personale.
Unisciti alla Community su WhatsApp!
Non perderti le anticipazioni, i gossip e le news esclusive sulle tue serie turche preferite. Entra nella nostra community ufficiale e scopri tutto prima degli altri.
Entra nella Community




